CLIMA Prospettive e soluzioni femministe

UE/Parlamento Europeo - «Cambiamento climatico prospettive di genere e soluzioni femministe» sono stati gli ambiti al centro dell’evento organizzato dalla CommFEMM del PE il 16 marzo a Bruxelles, incentrato sulla lotta al cambiamento climatico. L’incontro, svoltosi in parallelo con la Commissione per la Condizione della Donna delle Nazioni Unite (CSW 66 ONU), è stato un Forum in cui la delegazione del Parlamento europeo ha presentato le sue priorità e iniziative in tema di Parità di Genere ed emergenza climatica.

Il tutto già iscritto in una Risoluzione che riprende le posizioni dell’Europarlamento sul Programma d’Azione Generale dell’UE 2020-2025 (e anche il GAP III riguardante anche l’ambiente e lo sviluppo all’Orizzonte 2030), che è stata adottata il 10 marzo con 526 voti favorevoli, 67 contrari, 91 astensioni. 

Nell’ambito della riunione annuale ONU sui cambiamenti climatici, l’ambiente e la riduzione dei rischi di catastrofi, che toccano tutti, emergono ancora le discriminazioni sistematiche delle quali soffrono le donne, le ragazze e le bambine; l’80% delle persone sfollate nelle crisi, guerre e calamità naturali, sono donne. 

No, la crisi climatica non è neutra per le donne, che sono vittime ma anche in prima fila nella lotta contro i cambiamenti climatici. E la sfida, sia per la Commissione dell’ONU che per la CommFEMM del PE, è agire e subito sulle conseguenze del cambiamento climatico sulle donne, nel mondo. 

Come? Rafforzando la parità di genere e l’autonomia delle donne, proteggendone i diritti e contrastando discriminazioni quali povertà, tratta, violenza, insicurezza alimentare. Con un focus particolare sulla salute, anche sessuale e riproduttiva, rispettando la maternità e trovando posizioni comuni, come ha sottolineato da New York Asa Regnér la Direttrice  esecutiva dell’ONU- Donne.

Perché «genere e clima, sono la stessa Lotta! Servono azioni, decisioni e meno parole. Non c’è più tempo: sappiamo cosa fare. Servono più volontà politica, riconoscimento e sostegno alle donne, più investimenti finanziari, più accesso all’educazione, più accesso al lavoro, più rappresentanza e rappresentatività. Le donne sono in prima linea nella lotta e nella cura dell’altro e della Terra. Non solo vittime ma anche leader!»

E come sottolineano le eurodeputate e le esperte: «E’ urgente lottare insieme, agire per fare della parità di genere una realtà. Proteggere la natura, promuovere l’ecologia, l’ecofemminismo.  Finanziare le donne e i progetti femminili, unire dimensione di genere e Patto Verde. Riconoscere le donne come agenti del cambiamento. Cambiare regole e comportamenti e dare libero spazio all’innovazione».

Marisa Giuliani (Bruxelles, 16-17 marzo 2022)

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