EUROPA Donne, Politica e Sicurezza Internazionale

DONNE EUROPA - Donne, Politica Estera e Sicurezza Internazionale per un focus sulla partecipazione delle donne all'iter decisionale nel campo della difesa, della sicurezza e del consolidamento della pace. // La Commissione per i Diritti della Donna e Parità di Genere dell'Europarlamento di consueto organizza, per celebrare la ricorrenza dell'8 marzo, giornata dei diritti acquisiti e futuri delle donne, una riunione Interparlamentare, quest'anno sul tema "Rafforzare/migliorare l'agenda a favore delle donne, della pace e della sicurezza - Sostenere i diritti delle donne nella difesa, la sicurezza e il consolidamento della pace". Ma procediamo per punti.
La leadership femminile può portare risultati pacifici, inclusivi e duraturi - La Presidente del PE, Roberta Metsola, salutando i partecipanti alla riunione con un video ha detto che "Le donne restano escluse dalle decisioni, invece la pace è forte se le donne hanno la parola". Necessario rafforzare la democrazia, equilibrio e parità. negli interventi: Le donne sono le prime ad essere colpite nei conflitti - 71 nel mondo - non si può indietreggiare sul diritto di Parità.
Altri contributi di deputate/i - Anche se l'epoca è difficile, per garantire la partecipazione delle donne in tutti i campi c'è bisogno del nostro esempio! E' circolata così l'idea di creare una piattaforma di Conversazione Mondiale, di scambio tra le rappresentanti/dirigenti femminili. E ancora, come accrescere e cambiare la partecipazione delle donne in tutti i campi? Promuovendo i cambiamenti e coinvolgendo anche gli uomini, ancora pochi, nelle discussioni e nelle riunioni su questi temi.

Integrare la dimensione di genere in tutti i campi - Cosa serve allora per agire un reale cambiamento? Ratificare la "Convenzione di Istanbul" per cominciare. Usare il Diritto e la riparazione nei crimini contro le donne, quali stupro, tratta, prostituzione forzata, violenze contro l'umanità, su cui c'è sempre poco interesse e poche sono le notizie che li riguardano. Al Seminario per la Stampa del 5 marzo "Donne e Sicurezza" ad esempio, abbiamo visto panel deserti o dove c'erano soltanto donne. Uomini assenti.
Necessario, inoltre, arrivare negli spazi dove queste problematiche non sono ancora state introdotte. A partire dal problema della visibilità delle esperienze delle donne in guerra: 0,04% di diffusione di notizie. Serve inoltre investire nello spazio dei media, avere più donne nella sicurezza e nella difesa, e serve che più uomini aderiscano a queste discussioni.

Anche nel parlamento ci sono divisioni. Ricordiamoci che siamo al disotto della norma nella percentuale di donne, scese al 38,5% alle ultime elezioni. Necessarie allora più donne nelle liste, battersi per far risalire il numero delle deputate europee e porre attenzione a quei fenomeni di controllo sulle donne che anche in occidente, possono produrre passi indietro.
Alla riunione, organizzata dalla Comm FEM con la Direzione per le Relazioni con le Commissioni PO dei 27, erano presenti 35 Deputate/i dei parlamenti nazionali e 11 parlamentari di 6 Paesi candidati.
Marisa Giuliani (Bruxelles 6-8 Marzo 2025) - Riproduzione Riservata©
Contesto:
Il 19 dicembre 2024 il Parlamento ha adottato una risoluzione che sottolinea l'importanza del programma a favore della pace e sicurezza e del 25° Anniversario della Risoluzione delle Nazioni Unite predisposto il programma. Nel testo adottato le/i deputate/deputati hanno richiesto di un rinnovo del programma e un piano d'azione europeo per sostenerlo.
Il Parlamento si è anche impegnato ad elaborare una politica estera, di sicurezza e di sviluppo che dia priorità alla Parità di Genere tra uomini e donne, che protegga e promuova i diritti umani dei gruppi tradizionalmente marginalizzati quali le persone transgender, delle donne, dei difensori dei diritti delle persone LGBTIQ+ e della società civile.
Photo thread: Unsplash e Parlamento Europeo
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