Bambini: se il mostro è nel computer

MINORI - Il 5% degli abusi nasce da "agganci telematici": internet, sms, e-mail possono essere veicolo di un pericolo insidioso, ammantato di appeal e di fascino. Nel nostro paese, una ricerca condotta da Cismai e Save the Children, analizza i casi di abusi denunciati dal giugno 2008 al luglio 2009, evidenziando come internet accentui il numero degli atti violenti, perchè chi tiene tali comportamenti pensa di poter rimanere nell'anonimato. Si indeboliscono così le remore morali (leggi il documento)

I dati di Save the children diffusi in occasione della giornata dell'infanzia 2009 parlano di 1,8 milioni di minori coinvolti nel giro della prostituzione e della pornografia, e circa 1,2 milioni vittime del traffico di minori nel mondo. Anche in Italia vi sono bambini e adolescenti coinvolti in gravi forme di lavoro coatto, come la tratta a scopo di sfruttamento sessuale, mendicità, lavoro, e varie attività illegali. Si legge in una iniziativa di Save the Children: "Internet e i nuovi media fanno ormai parte della quotidianità dei bambini e degli adolescenti: il cellulare è utilizzato dal 95% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, mentre internet viene usato dall’86%, con una particolare diffusione dei servizi web 2.0, quali servizi di visualizzazione video (65,2% dei ragazzi), messaggistica istantanea (62,2%) e social network (43,7%). Tutti gli attori coinvolti - la famiglia, la scuola, le istituzioni, l’industria ICT, i media - sono quindi chiamati a prestare una nuova attenzione al fenomeno e ad adeguare il proprio impegno educativo alle nuove forme di comunicazione, in modo da promuoverne un utilizzo consapevole e responsabile."

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