Diritto alla giustizia e diritto all’informazione
La tutela della privacy e della riservatezza dei boss mafiosi, quando parlano con esponenti del clero e della politica, confligge con il diritto alla giustizia di ogni persona onesta. La riservatezza è un diritto e una libertà solo se non confligge e non lede i diritti e le libertà degli altri . Quello che Zygmunt Bauman, riferendosi alla situazione dell’informazione in Italia, ha definito "l’Incessante smantellamento, mattone dopo mattone, di tutte le credenziali democratiche , da parte del governo, mentre il resto della popolazione resta seraficamente a guardare," dovrebbe farci riflettere e portare ad iniziative adeguate al pericolo! Diritto all’informazione di base, diritto all’informazione dettagliata, certezza che l’informazione sia corretta è un diritto in vigore in tutte le democrazie. Ed è un diritto annullato in Italia!
Le ragioni che hanno portato Santoro ad abbandonare la Rai , le dimissioni forzate dopo prepotenze e soprusi noti, le dimissioni dalla conduzione del TG1 della giornalista Maria Luisa Busi, le minacce di far sparire trasmissioni come “Che tempo che fa”, “Parla con me” , “Report”, possono ancora essere sottovalutate o taciute dopo quello che abbiamo visto accadere in passato a Enzo Biagi? Sabina Guzzanti? Luttazzi? Santoro?
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