Donne ed Elezioni di primavera
La prossima consultazione elettorale di primavera, le elezioni per il rinnovo di comuni e province, potrebbe costituire la prima buona occasione per “cambiare” aumentando la presenza delle donne nei luoghi di governo della cosa pubblica. Le donne ci sono! E in questo tipo di elezioni possono essere scelte e votate dando loro la preferenza. Valutando il loro operato se hanno amministrato bene in precedenza, sostituendole con altre donne se non lo hanno fatto. Queste elezioni segneranno inoltre il primo ridimensionamento della pletora di consiglieri comunali e provinciali che abitano i luoghi della politica. Scatta infatti la riduzione del 20% del numero di consiglieri e analogamente il numero degli assessori, introdotta dalla finanziaria del 2010. Nei capoluoghi di provincia con meno di 250mila abitanti scompaiono anche i consigli di quartiere. La riduzione dovrebbe essere di oltre 7000 (settemila) poltrone e poltroncine. I risparmi non sono stati ancora quantificati, ma certamente non riusciranno a controbilanciare lo spreco di circa 400milioni di Euro dovuti al mancato accorpamento tra elezioni e referendum. E’ un’occasione per tentare di sanare “l’anomalia italiana” che vede le donne più istruite, colte, preparate rispetto agli uomini, ma sempre penalizzate in ogni settore della vita pubblica. I votanti sono 12.889.193, in maggioranza donne. Cambiare si può.
Lavoro, salario, presenza nei CdA, ma anche rappresentanza politica, tutti dati che fanno di anno in anno sempre più precipitare l’Italia ai livelli più bassi della classifica mondiale su democrazia e pari opportunità .
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