Scrittura dal Sudafrica

Durante l’apartheid, in Sudafrica né uomini né donne native scrivevano, racconta Sindiwe Magona in “Guguletu Blues”. “Ma le donne africane vivono vite fatte di dolore, oppressione, sofferenza e privazione e noi tutti abbiamo bisogno di ascoltare queste storie… perché nel mondo intero il lavoro femminile è da sempre sottostimato, e questo vale anche per la scrittura”. Nata 64 anni fa nel Transkei e vissuta a lungo in una delle enormi città satelliti di città del Capo, ha dovuto a lungo lottare, insieme ai familiari, per aver diritto all’istruzione e ad un lavoro.

Abbandonata dal marito insieme ai suoi tre figli, ha raccontato la propria vita e l’impegno per raggiungere un’ armonica convivenza, in due romanzi autobiografici. Laureata in storia e psicologia all’università di Pretoria a alla London University ha pubblicato due romanzi autobiografici, una raccolta di novelle, e un romanzo Mother to mother . Per favorire il racconto delle donne ha organizzato un corso di scrittura creativa, e le partecipanti della township di Guguletu, hanno scritto utilizzando la lingua isixhosa, lingua madre del sudafrica, che rischiava l’oblio. Donne che raccontano sé stesse e ascoltano altre donne raccontarsi. “Credo che sia la risposta necessaria al miracolo accaduto nel 1994, la nostra liberazione dall’apartheid”

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