Differenziali retributivi di genere
L’esistenza di un differenziale retributivo di genere , cioè di una differenza tra il guadagno medio orario lordo di un uomo e di una donna, è una caratteristica che riguarda tutti i mercati del lavoro di tutti i paesi del mondo. In Europa il differenziale retributivo medio registrato nel 2004 in tutti i paesi dell’ Unione Europea (ultimi dati disponibili) ci dice che le donne di tutta Europa sono state pagate mediamente il 15% in meno dei loro colleghi. questa dimensione della discriminazione nei confronti delle donne è stata presa in carico dall’Unione Europea,che, nella Strategia Europea per l’Occupazione (SEO)...
...Ha individuato l’obiettivo di una « sostanziale riduzione » del differenziale salariale - entro il 2010 - in tutti gli stati membri. Per aggredire efficacemente questa sistematica discriminazione che riguarda sia il settore pubblico che il settore privato è indispensabile intervenire sulle cause che la determinano.
I fattori discriminanti che stanno alla base delle differenze retributive sono dovuti in parte alla segregazione occupazionale che vede le donne presenti largamente in impieghi a basso reddito e alla segregazione settoriale delle donne, ma anche risultano determinati dalle discriminazioni e blocchi nell’accesso all’occupazione che le donne affrontano, dalle differenze nella formazione lungo tutto l’arco della vita, ed infine dai meccanismi e dagli accordi che concorrono a determinare la retribuzione.
Oltre che tra il settore pubblico e il settore privato, esistono inoltre differenze in ogni area delle libere professioni e tra lavoratori e lavoratrici autonome. L'Istat ha messo a confronto le differenze salariali in Italia con quelle esistenti negli atri paesi dell'Unione Europea
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