Volti e voltafaccia del lavoro italiano

ROMA - Il lavoro sempre più al centro  dell'attenzione degli italiani. Ne ha parlato Giorgio Napolitano davanti ad una platea di giornalisti in occasione della Giornata dell'informazione: "Sono consapevole -ha detto il Presidente- della criticità rappresentata per i giornalisti dal precariato e dall'umiliazione di un contratto sospeso quasi a tempo indeterminato". Napolitano ha anche invitato i giornalisti ad essere "consapevoli delle ricadute che può avere la denuncia indiscriminata e magari approssimativa", ma anche ad "esercitare la propria libertà di informazione sentendosi responsabili delle possibili ricadute di quello che si comunica", ricordando che quando si parla del mondo della politica, "sono doverosi approfondimento e grande responsabilità".

Il lavoro, in Italia, c'è chi lo ha, ma è precario (poco meno del 40% delle donne è occupata a tempo indeteminato nel 2005/2006), c'è chi lo trova ma solo part-time (27,5% al nord 27,5% al centro 23% al sud), chi lo teme perchè uccide (nel Veneto una media di 400 incidenti sul lavoro ogni giorno lavorativo ed una media di 9 morti al mese), chi lo cerca ma non lo trova (il tasso di disoccupazione giovanile - 15-24 anni - tra le donne del mezzogiorno è del 40,5%), chi si aggiorna (migliora, migliora!). Il numero 20 del nostro giornale offre spazio alle diverse notizie che in questo periodo sembrano moltiplicarsi nel panorama italiano nell'intreccio tra donne e lavoro, ma anche alle ricerche che più in generale analizzano aspetti e motivazioni di un fenomeno sempre più in mutamento.

 

  • Visite: 11539
© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri