Media e Minori: meglio vigilare contro la pedopornografia

 ROMA – "L'attenzione ai minori è un tema strategico- si legge in una nota del Ministero delle Comunicazioni- insieme a quello del contrasto alla pedopornografia". Parte così, dal 10 gennaio la campagna di sensibilizzazione promossa da ministero delle Comunicazioni e Rai, e dedicata al rapporto tra minori e programmi televisivi. Diretta ai genitori per un corretto usi della Tv da parte dei minori la campagna si chiama "Bambini e Televisione: meglio non distrarsi". Occhi aperti, inoltre, sulle insidie della “rete”: in 6 anni nel nostro paese sono stati 187 gli arresti per pedopornografia, 3.655 le denunce, 3.346 le perquisizioni e ben 155 siti web chiusi (dati al 21 giugno 2007).

Elvira D’Amato, vicequestore aggiunto e funzionario del servizio di polizia postale addetto al coordinamento operativo delle indagini di pedofilia in rete, ne ha parlato l’agenzia Redattore Sociale: difficile dire se il fenomeno sia in aumento, di certo crescono l’utilizzo del web e la facilità con cui si può reperire materiale pedopornografico.

 

“Non esiste un profilo tipo del pedofilo; in rete c’è un po’ di tutto: dagli adolescenti agli ottantenni. Fanno eccezione le donne, che non sono quasi mai implicate direttamente”. In termini di prevenzione è stato creato l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia il 30 ottobre scorso ed entrato in vigore lo scorso 5 gennaio. Voluto e pensato per studiare e monitorare il fenomeno degli abusi sui minori , intende per garantire un'azione di prevenzione e repressione efficace da parte delle istituzioni. Dal 1° febbraio, poi, sarà inaugurato il Centro online contro la pedopornografia che vede impegnati insieme Polizia postale e ministeri dedicati.

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