Vescovi all’assalto in Spagna (e non solo)!

Con un manifesto pubblico in Dieci punti (come i dieci Comandamenti?) i vescovi Spagnoli indicano tutte le ragioni per cui i “Buoni Cattolici” non dovrebbero votare per il Psoe di Zapatero alle prossime elezioni.

Il Premier Spagnolo non si cosparge il capo di cenere ma respinge questa ingerenza e per via diplomatica, direttamente al Vaticano, esprime “perplessità e sorpresa”. “I Vescovi possono votare per chi credono” afferma Zapatero, mentre il vicepremier Moratinos esprime la propria opinione: sulle indicazioni che da la Chiesa afferma di sentirsi “indignato come cattolico non soltanto come socialista, perché credo che nessun cattolico del XXI secolo possa comprenderle!” Moratinos definisce la gerarchia cattolica “integralista, fondamentalista, neoconservatrice, e che non rappresenta il sentimento della maggioranza dei cattolici spagnoli”.

Il candidato gradito ai signori vescovi, (che è nato ed ha studiato nella città dei pellegrinaggi - Santiago de Compostela) per quattro anni non ha fatto altro che “parlare dei disastri del Governo” piuttosto che discutere nel merito dei problemi della famiglia, o dell’aborto, o dell’eutanasia o delle coppie di fatto. Con il suo partito,il PPE, ha proposto ricorso davanti alla corte costituzionale (respinto) perfino contro la Ley Organica, oltre che per la parità elettorale tra Donne e Uomini. Afferma Zapatero “L’essenza di una convivenza libera è che tutti si sentano liberi; l’essenza di una convivenza democratica è che si rispettino tutte le credenze; l’essenza di una libertà profonda e autentica è che nessuno- nessuno - pensi di imporre né la propria morale né le proprie credenze , e che si rispettino gli altri! “Il PPE invece “vuole imporre una morale estremista” La vice presidente del Governo Maria Teresa Fernandez de la Vega ha affermato in conferenza stampa: “i vescovi si rivolgono soltanto ai loro fedeli” e ha invitato “i prelati a rispettare la separazione tra Stato e chiesa inserita nella Costituzione”.

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