IMMIGRAZIONE - I consultori AIED continueremo ad assistere gli irregolari

ROMA - I medici e il personale che operano nei consultori dell'Aied (Associazione italiana per l'educazione demografica) continueranno a fornire tutte le prestazioni a ogni paziente si rivolga a un loro consultorio, anche se immigrato irregolare. Si e' espresso in tal senso il comitato esecutivo nel corso del IX congresso nazionale, che si e' tenuto a Roma, votando una delibera che impegna i medici che operano all'interno dei propri consultori "a continuare a prestare la propria opera a favore tutti coloro che la richiedano, senza alcuna discriminazione e senza chiedere documenti", secondo "il dettato dell'articolo 35 della Costituzione e lo spirito dello Statuto dell'associazione stessa".

"La nostra e' un'obiezione preventiva", spiega il presidente Aied, Luigi Laratta, "verso una norma che consideriamo disumana, illegittima e ingannevole. Infatti il ddl non prevede piu' l'obbligo di denuncia per i medici, come nella sua iniziale stesura, ma abolisce l'articolo 35 del Testo unico sull'immigrazione, la legge Turco, per intenderci, che neanche la successiva Bossi Fini aveva eliminato, e che esonerava esplicitamente i medici dall'obbligo di denuncia dei pazienti che risultassero irregolarmente presenti nel nostro paese. Il medico sceriffo, insomma, esce dalla porta ma rientra dalla finestra. Ma nei nostri consultori continueremo a dare a tutti assistenza medica e informazioni, come facciamo da piu' di 35 anni, e non denunceremo mai nessuno". (Fonte ADUC)

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