Diritti umani: campagna per la "dignità"

ROMA - Sabato 19 e domenica 20 settembre Amnesty International scende in piazza in Italia con la campagna "Io pretendo dignità", in favore delle persone vittime delle violazioni di quei diritti umani che rendono poveri o intrappolano nelle povertà, intese anche come deprivazione, insicurezza, esclusione e impotenza. Le cifre indicano 963 milioni di persone prive di cibo a sufficienza ed 1miliardo di persone in insediamenti abitativi precari. Ogni minuto una donna muore per complicazioni legate alla gravidanza. 1,3 miliardi di persone non hanno accesso all'assistenza sanitaria di base. 20 mila bambini muoiono ogni giorno.

 

 

Unisciti alle centinaia di attiviste e attivisti che saranno in piazza il 19 e 20 settembre e sottoscrivi il manifesto della campagna globale "Io pretendo dignità": tra le azioni previste da Amnesty, attività di pressione su governi e Nazioni Unite per migliorare le leggi interne e internazionali e pretendere il riconoscimento delle responsabilità quando vengono violate.

In questo scenario si stanno mobilitando persone di ogni parte del mondo per chiedere ai governi, alle grandi aziende e ad altri soggetti, di ascoltare la voce di chi vive in povertà e riconoscere e proteggere i loro diritti. Si scende in piazza per pretendere:

1. La responsabilità dei governi, delle imprese e delle istituzioni finanziarie internazionali per le violazioni dei diritti umani che sono causa della povertà.
2. L'accesso ai diritti e ai servizi essenziali per la dignità umana senza discriminazione.
3. La partecipazione attiva nella lotta contro la povertà delle persone che vivono in povertà e dei loro rappresentanti.
4. Il rafforzamento delle capacità delle persone che vivono in povertà, affinché possano reclamare il rispetto dei loro diritti.
5. Un dibattito pubblico che si occupi del tema della povertà trattandolo come una questione di diritti umani;
6. Più attivisti contro la povertà per garantire i diritti umani di chi vive in povertà.
Senza diritti umani non si sconfigge la povertà

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