Commento del giorno - Il tempo e la storia delle donne: l’UDI non va dimenticata

Le donne italiane fanno la resistenza e fanno politica. La qualità del loro impegno è altissima nonostante la sottorappresentazione. Le madri costituenti dimostrano poi che le donne possono davvero cambiare il paese, cominciando dai diritti delle donne. Rinasce così insieme alla Costituzione il nuovo spirito del femminismo italiano, che esce dal limite di quelle che sino ad allora erano state le classiche associazioni femminili, per entrare -di diritto- nel mondo dei diritti. Alla RAI una puntata della trasmissione Il Tempo e la Storia andata in onda pochi giorni fa tratteggia quel percorso. E' bene ricordarlo. Ma è male quando il ricordare consegna all’oblio la forza dei movimenti delle donne. Edda Billi al riguardo manifesta la sua “grande tristezza nell'udire storie vere, importanti, con importanti documenti d'epoca che le testimoniavano” senza che vi sia stata “non una volta, una volta sola, per quegli accadimenti, per quei documenti, neppure per sbaglio, la menzione dell'UDI, di Noi donne” della storia, insomma, che le donne hanno “contribuito a creare”. Sono state "volute" queste dimenticanze? L’UDI in proposito ha scritto una lettera aperta al conduttore della trasmissione, alla storica ed alla RAI. Perchè "la ricerca storica e la sua divulgazione dovrebbero essere più veritiere e nominare chi è protagonista in prima persona degli eventi".

 

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