ELEZIONI EUROPEE 2024 Donne, Diritti, Parità
ELEZIONI UE (1) - In vista dell’approssimarsi delle elezioni europee riflettiamo su Donne e Diritti, Parità di Genere, Democrazia Paritaria (e oltre) nella UE e negli Stati membri. La percentuale attuale di deputate nel Parlamento europeo è pari al 39,8% su un totale di 705 deputati, dati riferiti a febbraio - marzo 2024. Un equilibrio da conservare a tutti i costi!
Per queste decime elezioni europee a suffragio universale diretto che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024 la priorità fondamentale, allora, è "Mantenere o meglio fare aumentare il numero di donne elette al Parlamento Europeo".
Anche se le statistiche mostrano che la proporzione di donne europarlamentari è progressivamente cresciuta dal 1979 (prime elezioni), la presenza femminile in politica, nella vita pubblica a livello locale, nazionale, europeo, resta inferiore a quella maschile con limitato accesso ai ruoli di maggiore potere: nella UE su 27 capi di governo solo 5 sono donne.
C'è consapevolezza che la Società non può funzionare (democraticamente!) e migliorare, senza la partecipazione attiva delle donne nei processi culturali, sociali, economici, politici. Urge la rivalutazione del ruolo della donna nella società europea contemporanea e delle sue sfide per il futuro.
Esiste uno squilibrio "D" (donne) nell'assetto europeo fin negli organismi dell'UE e più in generale in seno alle istanze, comitati, commissioni in ambito europeo, dove permane esigua la presenza italiana (sia femminile che maschile). Per coniugare parità e qualità è sempre più necessario cambiare le mentalità e intensificare la lotta contro gli stereotipi nella famiglia, nella vita pubblica, nei sindacati, nei partiti.
In riferimento ai partiti, poi, non basta solo ragionare di quote, serve anche garantire alle candidate una posizione elegibile nelle liste. Anche se le quote rimangono uno strumento necessario in tutti i paesi dell'Unione. Dei 27 Paesi UE (28 considerando anche il Regno Unito) sono 7 gli Stati dove sono previste sia quote legislative che volontarie, 3 quelli dove sono in vigore solo quote legislative, 13 solo quote volontarie e 5 dove finora non è stato utilizzato nessun sistema di quote.
Le prossime elezioni europee offrono un'opportunità per effettuare un ulteriore passo avanti politico nella Parità di Genere. Questo auspicabile cambiamento non è possibile senza l'impulso delle Associazioni e Reti di Donne, determinanti per azioni coordinate di donne insieme ad altre rappresentanze femminili, organizzazioni, sindacati. Capitale resta il loro sostegno aperto, vigilante, partecipato, per non fare passi indietro nella costruzione, nell'allargamento, nell'accelerazione della Parità di Genere sul territorio dell'Unione attraverso ambiti di nuove competenze, scelte e obbiettivi di civiltà da portare avanti nell'Europarlamento.
Il nostro auspicio, con la nuova serie di articoli 'FOCUS EUROPA' che iniziamo a presentare da oggi, è quello di continuare a proporre, oltre al come comunicare l'Europa, soprattutto COSA comunicare dell'Europa, sull'Europa ed infine all'Europa. A più riprese, infatti, dalla nascita di Power & Gender abbiamo trattato campi di analisi centrali in Italia e in Europa.
In tema LAVORO, proponendo focus su equilibrio di genere in economia; partecipazione delle donne al mondo del lavoro; politiche sociali e inclusione, divario salariale; protezione della maternità.
In tema di analisi POLITICA, aprendo dibattiti su come promuovere l'effettiva parità che trasforma la Società e le Istituzioni.
In tema di SOCIETÀ, occupandoci di stereotipi culturali, istruzione, violenza di genere.
E infine in tema di COMUNICAZIONE E MEDIA, partendo dalla nostra specificità di operatrici dell'informazione abbiamo voluto raccontare l'Europa e l'Europa delle Donne tenendo conto del deficit democratico, in particolare sul versante femminile e dei diritti delle donne.
Continuate allora a seguirci!
Marisa Giuliani (Bruxelles, 02/05/2024) Riproduzione riservata©
Crediti: foto di Marisa Giuliani
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