8 Luglio: verità e circostanze mutevoli

ROMA - Donne e uomini della società civile si sono riuniti ieri in piazza Navona per partecipare alla manifestazione della "Giornata per la giustizia" contro le "leggi canaglia", i provvedimenti ad personam, i bavagli all'informazione. Se da un lato promotori ed organizzatori (Pardi, Di Pietro, Colombo, Flores d'Arcais) hanno gustato il piacere dolce di una piazza inaspettatamente gremita, dall'altro hanno subìto uno "scippo" ingiusto da parte dei propri invitati. Gli interventi dei comici Beppe Grillo e Sabina Guzzanti, in buona compagnia con quello del giornalista Marco Travaglio, hanno quasi vanificato l'impegno di quel palco dal quale si volevano restituire al dibattito sulle emergenze del nostro Paese un nuovo senso di dignità democratica e di civiltà politica, trasformandolo -da un certo punto in poi- in passerella e palcoscenico di istanze che delegittimano, insultano, dividono, scardinano.

Sabrina Guzzanti all'arrembaggio del Papa e di Mara Carfagna, e Beppe Grillo scatenato contro il Presidente Napolitano e Veltroni, spengono i riflettori sui vibrati, applauditissimi interventi di Antonio Di Pietro e Rita Borsellino (in collegamento telefonico), sulle parole di Moni Ovadia, sulle poesie di Camilleri, sull'appello in difesa di Costituzione e legalità del senatore Pardi.


Una parte della Piazza applaude i "guastatori", ride, approva... Che la "frittata" fatta -vien da pensare trovandosi nel cuore di questo ciclone- serva allora da monito per il fututo! A chi organizza, da un lato, per ricordare che una "roba" seria come la politica, in situazioni limite è preferibile sia esercitata da soggetti politici. Affinché tra gli interventi di sostanza (fondamentali per la "battaglia") e quelli di intrattenimento (auspicabili per alleggerire il clima) si traccino chiare ed ampie linee di demarcazione. A chi offre sostegno, dall'altro, affinché ricordi che il successo personale non si persegue mai a discapito della riuscita dell'evento che vuol sostenere: si ottengono senza dubbio risultati migliori muovendo in una direzione comune. Per uno scopo comune.


L'impegno, allora, sia da oggi quello di sostenere -tutti- la giustizia e la verità con ingegno. Per affrontare anche le sfide del più inaspettato mutare di circostanze. Perchè è profondamente ingiusto come sono andate ieri le cose. Per dirla con le parole di Rita Borsellino a L'Unità, infatti: «La gente era arrivata in piazza Navona per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle scelte del governo Berlusconi rispetto alla giustizia e alle politiche sociali per i migranti. Spiace davvero che alla fine, le battute di Grillo e Guzzanti abbiano spostato il tiro».

 

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