Cancro e terapie mirate: 100 domande 100 risposte

SALUTE «Riconoscono le “impronte digitali del cancro” e riescono quindi a colpire le cellule malate in maniera selettiva, risparmiando quelle sane. Sono le terapie target […] uno degli strumenti con cui agisce l’oncologia di precisione. “Siamo di fronte a molecole innovative”» afferma Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM (Ass. Italiana Oncologia Medica) che ha realizzato il libro “Terapie mirate 100 domande 100 risposte”, disponibile sul sito. Le terapie mirate hanno contribuito in maniera decisiva a migliorare la sopravvivenza a 5 anni in alcune delle neoplasie più frequenti, che raggiunge ad esempio l’87% per il tumore al seno. Afferma la Presidente Gori: «“Le terapie mirate hanno evidenziato risultati importanti in queste donne. Da un lato vi sono i farmaci antiangiogenici che impediscono al tumore di sviluppare i vasi sanguigni che ne permetterebbero la crescita, dall’altro sono disponibili i PARP inibitori che hanno dimostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione rispetto alle terapie farmacologiche tradizionali”»

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