Salute: i rischi delle nostre città inquinate

SALUTE - Il 16 febbraio si è celebrato il “compleanno” del trattato di Kyoto ma la situazione dell’aria che respiriamo non è migliorata, ed il PM10, uno degli inquinanti più aggressivi, cinge d’assedio le regioni del nord Italia. Traffico fermo domenica 25 su circa un terzo del territorio italiano, per una stima di 10 tonnellate di polveri sottili non immesse nell'atmosfera.

Domenica blocco del traffico totale (seppure con le debite eccezioni) dalle 8:00 alle 20:00, nella speranza che 12 ore a limitata immissione di polveri sottili possano ridare respiro alle nostre città soffocate.

 

Nonostante le diverse iniziative -anche a livello europeo- però, adolescenti e bambini sembrano essere i più colpiti dalla cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane, e sempre più sviluppano patologie causate all’inquinamento e legate alla loro giovane età.

 

Secondo Alberto Mantovani (tossicologo, Dip. Sanità alimentare e An.) infatti, asma, intolleranze alimentari, disturbi ed alterazioni di varia natura trovano i più piccoli indifesi o maggiormente esposti alle sostanze tossiche, presenti anche nei cibi, poiché i loro organismi sono “immaturi e in formazione”.

 

 “In questo senso il momento di maggior rischio sono i nove mesi di vita prenatale. Noto l’esempio di inquinanti che inducono ritardi neurocomportamentali in seguito a esposizione in gravidanza” come il piombo, il metilmercurio e le diossine.

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