Carburanti dalla spazzatura: nuova frontiera
ENERGIE - Dopo le auto ad idrogeno, è la volta di quelle a spazzatura: Ineos, azienda chimica (terza al mondo per dimensioni stando a quanto reclamizza dal proprio sito), la scorsa estate ha annunciato di aver realizzato un carburante ricavato dalla trasformazione dell’immondizia: bioetanolo da rifuiti organici industriali, agricoli ed urbani, ricavato a bassi costi e presto disponibile su scala mondiale. Presto. Ovvero tra due anni...
Il “miracolo” ecologico dell'azienda chimica si compie in tre “semplici” passaggi: la spazzatura si brucia per ricavarne gas che vengono convertiti in etanolo attraverso una procedura di fermentazione con batteri organici. Una volta giunto a “maturazione” e raffinato, il carburante potrà raggiungere i nostri serbatoi: da una tonnellata di rifiuti, 400 litri di etanolo da usare “puro” o “diluito” con i carburanti più tradizionali.
Smaltimento intelligente dei rifiuti e riduzione dell’effetto serra? Ineos assicura che il proprio carburante produrrà una drastica riduzione delle emissioni, per un prodotto che l’azienda conta di immettere sul mercato, nell’arco di due anni.
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