IRENE GIACOBBE Scrittrice e femminista

DONNE SPECIALI - Il 27 maggio Irene Giacobbe avrebbe compiuto 80 anni. La co-fondatrice della nostra testata è stata una figura di spicco nel femminismo italiano. Originaria di Messina, ha studiato e vissuto a Roma dedicando la propria vita alla lotta per i diritti delle donne, all’impegno nelle politiche di genere per la conquista della democrazia paritaria, al giornalismo, alla scrittura e alla formazione delle giovani generazioni.

La sua forte visione femminista ne ha influenzato profondamente l’impegno politico e sociale. Tra le fondatrici della storica Casa Internazionale delle Donne di Roma, riveste un ruolo fondamentale nella realizzazione del suo nuovo corso, lavorando senza sosta per difenderla dalle minacce di una nuova destinazione d’uso avanzate dell’amministrazione capitolina nel periodo dell’amministrazione Raggi.

Un impegno, quello femminista, confermato e riconfermato nel tempo, anche grazie all'esperienza segnante della partecipazione alla Quarta conferenza ONU sui diritti della donna che si tenne a Pechino nel 1995. Inoltre nella sua vita hanno avuto un ruolo centrale le numerose associazioni femministe a cui ha offerto il proprio contributo, una su tutte l’A.F.F.I. Associazione Federativa Femminista Internazionale della quale è stata a lungo co-presidente. 

Il suo impegno politico e sociale è stato fortemente connotato dall’affermazione dei diritti delle donne e dal contrasto a ogni forma di molestia, violenza e discriminazione e uno dei suoi contributi più recenti l'ha vista autrice del libro “Non ci provare - Un secolo di coraggio femminile” (ed. All Around, 15€), saggio dotto e documentato sulla storia della lotta contro le molestie sessuali sul lavoro, che al percorso storico, alterna racconti, testimonianze e focus sulle leggi e sui ritardi della società (e degli uomini!) nel capire la gravità della violenza contro le donne.

Irene non mancava di ricordare come, sia la politica sia gli uomini di governo, fossero «in ritardo di un quarto di secolo rispetto alle donne» nel comprendere le cose. «Per capire che lo stupro era violenza contro le donne, non contro… la morale, hanno impiegato cinquant’anni, dal 1946 al 1996, anno in cui viene votata in Italia la legge contro la violenza. E c’è voluta la presenza di cento donne per la prima volta presenti in Parlamento grazie alla legge elettorale che prevedeva l’alternanza uomo/donna nella parte proporzionale. Dopodiché hanno cambiato la legge elettorale».

Arguta, precisa, intransigente e al tempo stesso profondamente generosa d’animo e “capace di riempire i vuoti con il proprio sostegno”, come ha ricordato una volta l’amica Maria Paola Fiorensoli del Paese delle Donne, Irene Giacobbe è venuta a mancare all’improvviso il 13 ottobre 2021, mentre il suo libro era in stampa ed è anche per questo che “Non ci provare - Un secolo di coraggio femminile” è considerato il suo libro-testamento.

La scomparsa di Irene ha lasciato un segno profondo nella storia del femminismo italiano e anche se la memoria delle cose, nell’assenza, sfuma e sbiadisce, la sua parola scritta lascia un’eredità forte e incancellabile che continua a testimoniare la storia, ispirando le generazioni future alla consapevolezza dell’importanza fondamentale della difesa e della rivendicazione dei diritti di tutte le donne.

[Crediti: Foto di Eva Panitteri]

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