Laureate e poco occupate

AlmaLaurea, che di recente ha fotografato la condizione occupazionale dei laureati italiani, ci dice che la laurea è donna: fra la popolazione dai 30 ai 34 anni, le giovani con laurea sono il 24,2% contro il 15,5% dei maschi. Quasi 9 punti che però contano assai poco. AlmaLaurea fa notare che "il divario tra uomini e donne e le differenze retributive, segnalano quanto ancora le donne, in questo caso tra quelle più istruite, siano penalizzate nel mercato del lavoro. Non solo. Le laureate con figli lavorano e guadagnano meno rispetto alle colleghe senza figli”.

E’ il segnale del persistere di un ritardo culturale e civile del Paese” commenta il direttore di AlmaLaurea, “una situazione che contribuisce anche a svalutare gli investimenti nell’istruzione universitaria femminile”. Le differenze di genere fra uomini e donne risultano significative già ad 1 anno dalla laurea in termini occupazionali, ed a 5 anni dalla laurea le cose non cambiano: "lavorano 83 donne e 89 uomini su cento. Il lavoro stabile però è prerogativa tutta maschile: può contare su un posto sicuro, infatti, l’80% degli occupati e il 66% delle occupate. Ciò dipende anche dallo sbocco prevalente nell’ambito dell’istruzione per le laureate. Tra uno e cinque anni dal conseguimento del titolo, le differenze di genere rispetto al guadagno, lungi dal ridursi, aumentano ulteriormente: il divario cresce al 30% (1.646 contro 1.266 euro)”. http://www.almalaurea.it/informa/news/2013/07/10/la-laurea-e-donna

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