Consigli regionali e parità di accesso alle cariche elettive
DIRITTI - Via libera definitivo della Camera (in data 03/02/2016) al riequilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli Regionali. Parliamo solo delle Regioni a statuto ordinario, per le quali la norma prevede che dalle prossime elezioni «i candidati di un sesso non devono eccedere il 60 per cento del totale». Tradotto al contrario, si auspica l’elezione di un 40% di consigliere. La proposta di legge di C. 3297, già approvata dal Senato prevede la modifica della Legge 165/2004 che - in attuazione dell'articolo 122, primo comma, della Costituzione - stabilisce i principi fondamentali cui le regioni devono attenersi nella disciplina del proprio sistema elettorale.
Ovvero «che le regioni, nel disciplinare con legge il proprio sistema elettorale» si attengano «al principio della promozione delle pari opportunità tra donne e uomini, in osservanza del quale sono indicate differenti opzioni, quali: le quote di lista, l'espressione della cd. “doppia preferenza” e l'alternanza di genere.» La Legge 215/2012 stabilisce infatti che venga GARANTITA la promozione della parità tra uomini e donne nell'accesso alle cariche elettive attraverso misure che permettano di incentivare l'accesso del genere sottorappresentato.
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