Berlusconi: lo stigma dei cattolici

ROMA - Un appello pubblico a firma don Paolo Farinella è stato rivolto a Papa Benedetto XVI affinché non riceva il Silvio Berlusconi in udienza -né pubblica né privata- dopo il G8 dell’Aquila: la "visita sarebbe usata strumentalmente per dire che il papa è con Berlusconi e quindi tutte le sue ignominie, depravazioni e corruttele troverebbero facile copertura morale". Nonostante i frenetici tentativi di rifare il maquillage all'immagine del premier, gli effetti in risposta alla "legge di causa ed effetto" non tardano a manifestarsi con la forza delle conseguenze: scrive ancora don Paolo Farinella della"depravazione in cui è caduta la presidenza del consiglio italiana, disperatamente alla ricerca di un salvagente per salvare la faccia e offendere il mondo civile e cattolico con lo show dell’udienza. A Silvio Berlusconi –prosegue- nulla importa del papa e della Chiesa cattolica e della sua morale come della dottrina sociale, a lui interessa di farsi vedere «urbi et orbi» insieme al papa e così cercare di parare le richieste pressanti che da tutto il mondo arrivano perché esca di scena dignitosamente, se ne capace." Chi volesse aderire all'appello può farlo tramite il sito di MicroMega o su su Facebook.

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