Appello al Governo: Il "Contratto" dimentica le donne

ROMA - (Appello STATI GENERALI DELLE DONNE) Una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inviata nel giorno del suo insediamento (5 giugno 2018) a nome degli Stati Generali delle Donne, esprime “estrema preoccupazione” per il Contratto del governo per il cambiamento, che ha davvero dato poco spazio alle questioni che riguardano più da vicino le donne. Nella lettera si auspica che il “percorso di progressiva affermazione della libertà e di emancipazione delle donne non venga messo in pericolo.” Preoccupano, al di la delle dichiarazioni di alcuni ministri, “le brevi annotazioni dedicate al tema della parità di genere” ed il fatto che le donne, nel Contratto, siano identificate come mamme, come anziane, come abitanti delle periferie. “Nessuna posizione sulla preoccupante situazione della disoccupazione femminile, sugli strumenti per il superamento degli ostacoli nell’accesso alle carriere, sulla disparità di retribuzioni tra uomini e donne a parità di incarico, sul ruolo delle imprese femminili come fattore di crescita. […] I femminicidi sono emergenza nazionale ma nel Contratto le misure elencate riguardano solo i corsi di formazione per le forze dell’ordine, attività fondamentale ma non sufficiente, e singole iniziative dei Centri Antiviolenza; si legittima la teoria dell’alienazione parentale; si ignora la necessità di fare prevenzione; mancano misure relative all’inserimento di programmi di educazione di genere nelle scuole.”

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