Diritti delle donne ed elezioni europee 2019

ELEZIONI EUROPEE 2019 – In Italia si andrà al voto domenica 26 maggio. Andare a votare sarà essenziale per non limitarsi più solo a sperare in un futuro migliore. Andare a votare darà voce a chi vuole dar forma al mondo in cui vorrebbe vivere. A partire dal principio dell'uguaglianza di genere, valore fondamentale dell'Unione Europea, sancito dagli articoli 2 e 3 del Trattato sull'Unione Europea (TEU). L'uguaglianza di genere, quale elemento centrale della protezione dei diritti umani, è quel valore propulsivo necessario al cambiamento di mentalità che si auspica ogni società riesca a fare per superare la violenza contro le donne, fenomeno che -non da oggi- si rivela profondamente insito e radicato nella nostra cultura.

Orientamenti in materia di parità tra donne e uomini, l'integrazione della dimensione di genere, i diritti della donna in Europa, strategie sull'uguaglianza di genere e la partecipazione delle donne al processo decisionale politico sono solo alcuni tra i temi di ‘genere’ affrontati dall’Unione attraverso numerosissime risoluzioni. Come anche il contrasto e la prevenzione di mobbing e molestie sessuali sul posto di lavoro, nei luoghi pubblici e nella vita politica nell'UE. Per le donne, a questo ed a molto altro ancora lavora il Parlamento europeo. Lavoro che si esprime attraverso FEMM la Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, alla quale tutte noi donne dovremmo dare linfa e sostegno votando le nostre candidate che potranno entrare a farne parte. Affinché possano portare quella voce senza pregiudizi e senza stereotipi che appartiene alla mentalità delle donne, nelle politiche che determineranno la vita dei nostri paesi. La campagna STAVOLTA VOTO ricorda a quali temi andremo a contribuire con il nostro voto: diritti umani e della persona, lavoro, privacy, ambiente, qualità del cibo, equità, parità, protezione, lotta alle fake news, alla disoccupazione, al terrorismo, al lavoro nero, all’evasione fiscale, alle disuguaglianze, alla povertà…

«Nonostante i molteplici successi registrati nel campo dell'emancipazione femminile, esistono ancora numerosi ambiti della nostra vita sociale, culturale, politica ed economica in cui le donne non sono trattate su un piano d'uguaglianza. Le questioni di cui ci occupiamo sono, in particolare: il divario salariale, l'indipendenza economica delle donne, la povertà femminile, la sottorappresentanza delle donne nel processo decisionale, i diritti in materia di salute sessuale e riproduttiva, la tratta degli esseri umani e la violenza contro le donne e le ragazze. Vogliamo portare il cambiamento e integrare la dimensione di genere in tutte le politiche dell'Unione. E per farlo, abbiamo bisogno dell'aiuto della società civile e di tutte le organizzazioni che contribuiscono all'impegno a favore della parità di diritti per tutti

Dal messaggio di benvenuto della Presidente della commissione FEMM, Vilija Blinkevičiūtė

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