Associazione Hannah Arendt ricorda Ester Pasqualoni

FEMMINICIDIO - Lettera Aperta all'associazione Hannah Arendt di Teramo che ieri sera ha ricordato la dottoressa Ester Pasqualoni, ennesima vittima di femminicidio. «Care amiche di Teramo, non è più sopportabile non e più accettabile!! Fino a quando dovremo tollerare che la violenza sessista, manifesta, denunciata, pericolosa possa inondare le nostre vite e uccidere ancora una volta?!!Violenza di poco conto? La vita di donne e bambine può essere minacciata e restare insignificante? Può un cavillo giuridico, trasformare la vita di una donna in un incubo?!!

Quando la legge diventa cieca e ottusa e quando chi deve farla applicare appare noncurante delle persone e della loro vita, non è più legge, è oltraggio! Perché non sono soltanto le inascoltate denunce ad uccidere le donne ma anche la denegata giustizia quando il colpevole è noto!!

Perché 20 anni non sono bastati al tribunale di Torino per fissare la data di una udienza, per far condannare lo stupratore di una bimba di sette anni, e davvero non bastano le scuse a fronte della prescrizione sopraggiunta quando lei ne ha 27, di anni!!

Queste son situazioni “per fortuna” non diffuse sentenziò il CSM!! E puntuale il 9 marzo sempre a Torino la nuova “situazione non diffusa”…perché 20 anni -meno sette giorni alla prescrizione- sono stati necessari per condannare in contumacia a una pena di 3 anni e 6 mesi lo stupratore di una piccola undicenne che nel frattempo si è suicidata!

Lui libero all’estero, lei morta suicida!

Una sentenza che oltraggia, prima ancora della piccola donna, la legge stessa e il tribunale che l’ha emessa in nome del POPOLO italiano, a nome nostro !!!!

Roba di poco conto, le morte, in fin dei conti, sono soltanto donne… ! Questo pare sotteso al mancato intervento negli oltre 100 casi di femminicidio che tanti bravi mariti, fidanzati, “corteggiatori”, amici, commettono ogni anno in Italia, malgrado segnalazioni e denunce!! Ma se la nostra vita vale meno del furto di una bici, che ti porta dritto in galera anche ad 80 anni, è tempo di arrestare questa insana deriva!!

Come Associazione Power and Gender chiediamo che si adegui al reato GRAVE E IMPRESCRITTIBILE una procedura urgente e una sentenza rapida!! Se la tua vita è minacciata da un licenziamento ingiusto sul lavoro, da un provvedimento discriminatorio, è possibile ricorrere d’urgenza alla magistratura (Art.700-Procedimento d’urgenza) che immediatamente interviene! Chiediamo come Associazione, insieme alle associazioni aderenti all’AFFI, un articolo 700 contro la violenza, di verificare la fattibilità di questa proposta e vi chiediamo di unire tutte le forze per ottenerla! »

Irene Giacobbe, Presidente Associazione POWER and GENDER federata A.F.F.I.

 

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