Donne al Governo: Islanda

Islanda. Il 25 aprile si sono tenute le elezioni anticipate in Islanda e Jhoanna Sigurdottir è stata confermata premier dell’Islanda. Dopo 18 anni di ininterrotto governo la coalizione di destra, accusata di essere responsabile della grave crisi economica che si è abbattuta sul paese, aveva ceduto il posto ad un governo ad interim guidato da Jhoanna Sigurdottir . La coalizione, formata da socialdemocratici e sinistra-verdi, ha riportato una vittoria storica sul partito conservatore, al potere da 18 anni, ottenendo 34 seggi su 63 in Parlamento.Al momento di formare il governo provvisorio che avrebbe condotto il paese alle elezioni di aprile , la nomina della premier aveva fatto discutere molto sia per essere la prima donna alla guida dell’Islanda, sia per essere la prima leader gay al mondo. Il 19 maggio è stato presentato il nuovo esecutivo .

Vi proponiamo una parte della dichiarazione e del programma del nuovo governo .

“Nelle elezioni appena concluse , la maggioranza dei votanti ha dato al partito democratico e alle sinistre un chiaro mandato per continuare e dare priorità e nuovo valore a eguaglianza, giustizia sociale, solidarietà, sviluppo sostenibile, parità di genere, riforma morale e democrazia in Islanda. Il nuovo Governo guidato da questi valori punta a creare una nuova welfare society in Islanda, nella quale gli interessi collettivi abbiano precedenza sugli interessi particolari. Uno dei compiti principali e restituire la fiducia nella comunità nazionale e ricostruire la reputazione internazionale dell’Islanda”.

La 66enne Sigurdottir pensa già all’adesione all’Europa, forse tramite un referendum, e all’aumento disciplinato delle tasse, uniche vie per uscire dalla grave crisi economica che ancora imperversa sul paese.

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