Editoriale
Anche in questo novembre, in attesa di conoscere i dati relativi alla donne uccise nell’anno 2014, ricordiamo, grazie alla ricerca EURES, l'inquietante crescita del femminicidio , o femicidio in Italia.
I dati presentati da Eures relativi agli anni tra il 2000 e il 2011. ci dicono che il 31% del totale delle uccisioni riguarda le donne. cioè un assassinio su tre in Italia riguarda una donna. Dai numeri emergono due dati preoccupanti : la costante crescita del fenomeno lungo tutti gli anni considerati ; e la percentuale del 70,8 per cento, cioè 1.459 femminicidi sono avvenuti nell’ambito di relazioni familiari o affettive .
Il "nemico ha le chiavi di casa” è stato il drammatico allarme del movimento femminista e delle associazioni di donne nel corso delle numerose manifestazioni contro il femminicidio. lungo tutto questo decennio.
Più della metà dei carnefici (66,3%) sono coniugi, partner, ex partner; quasi tutti gli assassini vivono con la donna che uccidono (nel 41,6% dei casi censiti erano conviventi), mentre il 17,6% sono ex coniugi o ex compagni; c’è anche un 7% che ha ucciso l’amante con cui non ha mai convissuto. I numeri : 179 donne uccise nel 2013 secondo i dati della ricerca Eures; erano 126 nel 2012, 130 nel 2011.
A questi numeri vanno aggiunti i numeri approssimativi degli assassinii silenziosi quelli delle prostitute uccise nel decennio che sono 148 ufficialmente.
In mancanza di dati certi , e speriamo che ISTAT riesca a sanare questo “buco“ informativo,vi alleghiamo quelli diffusi dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna.
- Visite: 3487