Garavini solidale con Rosy Bindi dopo gli insulti del premier

ROMA - "Che il tatto non sia un forte del premier, non è una cosa nuova. Ma con le volgari offese nei confronti di Rosy Bindi, Berlusconi ha oltrepassato il limite". È significativo, sottolinea l’on. Laura Garavini (PD) "che il Presidente del consiglio per offendere una donna che, anziché adorarlo in silenzio, ‘osa’ criticarlo, attacchi le sue caratteristiche fisiche. Garavini, commentando l'attacco del premier alla Bindi nel corso della trasmissione ‘Porta a Porta’ si dice "allarmata per quel sessismo esposto in modo scandalosamente palese e disinvolto e per quella concezione pericolosamente strumentale delle donne, di cui tutte le italiane pagano il prezzo". Deve far riflettere, dice, “il silenzio-assenso degli uomini e soprattutto delle donne dei partiti di Governo”.

Per la deputata eletta all’estero “occorre una reazione di protesta forte e inequivocabile a quel maschilismo aggressivo. Il mondo femminile non può che prendere le distanze da una visione delle donne – peraltro evidentemente patologica – che le divide in due categorie: quelle belle e ‘utilizzabili’ e tutte le altre. Le donne”, aggiunge la parlamentare, “non sono a disposizione del premier”.


Deve far riflettere “il silenzio-assenso degli uomini e soprattutto delle donne dei partiti di Governo”, ammonisce la Garavini. “È un segno di quanto sia ormai radicato nel nostro Paese il modello volgare della donna che il capo del Governo con arroganza e prepotenza continua a riproporci. Voglio ricordare alle donne delle maggioranza, a cominciare dalle ministre che solitamente fanno a gara in compiacenza e sottomissione al loro capo, che le pari opportunità non sono un optional ma una parte vitale di ogni sistema realmente democratico”. (Comunicato stampa 9 ottobre 2009)

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