Sardegna: consigliera di parità vince ricorso al TAR

Grazie al ricorso presentato al T.A.R. dalla Consigliera di parità della regione Sardegna, Luisa Marilotti, il comune di Cagliari è stato condannato a modificare il bando del concorso pubblico per 6 posti di agente municipale poiché discriminava in via indiretta le donne. Il bando dovrà essere modificato nella parte in cui esclude la possibilità del part-time, a suo tempo inserita nel regolamento dei vigili urbani, approvato nel 2005 (anche il regolamento dovrà essere modificato). E’ la prima volta che un giudice amministrativo (Dott.ssa Luisa Tosti) si pronuncia positivamente con un decreto d’urgenza su una discriminazione di carattere collettivo in ragione del sesso. Le motivazioni vertono sulla essenza della discriminazione indiretta: (omissis…) “da un lato che si riscontri la sussistenza di criteri che pregiudichino i lavoratori di uno dei due sessi , e dall’altro che i criteri medesimi debbano riguardare requisiti “non essenziali” allo svolgimento della prestazione lavorativa."

Ora la prestazione lavorativa dei vigili urbani non è “essenziale” che venga svolta a tempo pieno e le motivazioni (omissis… ) "di carattere organizzativo sono superabili con mezzi diversi dall’esclusione della tipologia di svolgimento del lavoro a tempo parziale. Il mezzo impiegato (esclusione del part-time) per il conseguimento dell’obiettivo, pure legittimo (organizzazione dei turni) non risulta quindi appropriato necessario.

La sentenza depositata il 29/11/2007, destinata a fare giurisprudenza, fa riferimento alla procedura prevista dall’art.37 comma 4, del D.Legislativo 198/2006 – ovvero Codice delle Pari Opportunità- che per garantire la rimozione immediata di situazioni di discriminazione “di carattere collettivo” tra uomo e donna ha previsto anche un procedimento a carattere sommario, non cautelare, in via d’urgenza, davanti al TAR (comma 4) caratterizzato da celerità e immediatamente esecutivo (15 giorni).

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