NUCLEARE? Neanche a pensarci!

NO AL NUCLEARE - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 10 febbraio il decreto legislativo per il via agli impianti per la produzione di energia nucleare: una "filiera" che prevede siti per la fabbricazione del combustibile nucleare, e siti e sistemi di stoccaggio del combustibile e dei rifiuti radioattivi. Il paese, che aveva detto NO AL NUCLEARE con un referendum popolare e che viene nuovamente tirato dentro all'energia sporca per una decisione dell'attuale governo, ne ascolta l'infausto annuncio dal ministro delle Infrastrutture Matteoli. Lo schema di Dlgs aveva avuto un primo via libera lo scorso 22 dicembre. I primi cantieri sono previsti al via nel 2013, per una produzione di energia della quale non si potrà fruire prima del 2020. Paradossalmente, per avvelenare il territorio, e mettere ancora più a rischio la salute degli italiani, verranno riconosciuti benefici economici per le popolazioni, le imprese e gli enti locali dei territori interessati dalla realizzazione di impianti nucleari: il problema non starà, forse, anche nel modo in cui pensiamo?

Preoccupata infatti la reazione del presidente nazionale dei verdi Angelo Bonelli che ha affermato: "Il Consiglio dei Ministri deciderà i siti nucleari, ma il governo non dirà agli italiani in quali regioni ed in quali città verranno costruite le centrali perché teme un boomerang elettorale nelle prossime elezioni. Si tratta di un atteggiamento irresponsabile e che assomiglia a una vera e propria truffa, perché i cittadini hanno il diritto di sapere se nel proprio territorio ci saranno impianti atomici". (fonte: La repubblica.it)

Gli annunciati benefici economici che verranno riconosciuti per le popolazioni, le imprese e gli enti locali dei territori interessati dalla realizzazione di impianti nucleari, saranno "a carico dei soggetti coinvolti nella costruzione e nell'esercizio degli impianti. Concretamente i benefici consentiranno la riduzione della spesa energetica dei consumatori finali del territorio interessato, della Tarsu, dell'addizionale Irpef, dell'Irpeg e dell'Ici".

La storia si ripete: trenta denari in cambio della vita… Prendendo in prestito il pensiero di un pacifista giapponese, ecco uno spunto di riflessione: il problema del nostro paese sta nel modo in cui ignoriamo le conseguenze che le scelte e le azioni avranno a medio e lungo termine sulle persone e sul territorio. Il problema sta nel nostro modo in cui pensiamo. Daisaku Ikeda scrive: «se vogliamo lasciarci alle spalle il nucleare, dobbiamo combattere contro il vero "nemico". Quel nemico non sono le armi nucleari di per sé, né gli stati che le possiedono o le costruiscono. Il vero nemico da affrontare è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l'essere pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un impedimento alla realizzazione dei propri interessi.»

 

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