Forze armate e parità di genere

ROMA - Partirà oggi, 9 giugno 2014, presso il Centro Alti Studi della Difesa a Roma, il primo corso per “Gender Advisor” organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa. La nuova figura professionale istituita in ambito NATO contribuirà a rendere le Forze Armate sempre più aderenti ai principi delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere, da un lato, ed alla missione di ricercare una pace sempre più stabile e duratura nei territori di missione, dall’altro. Il/la Gender Advisor dovrà, infatti, operare facendo in modo che in tutte le fasi della missione sia considerata e coinvolta, al massimo livello possibile, anche la componente femminile della popolazione locale, la cui partecipazione va tenuta presente come necessario strumento di stabilizzazione e ricostruzione. Tale approccio, orientato alla prospettiva di genere, rappresenta, in sintesi, un moltiplicatore di efficacia per l’impiego dei militari sia in Patria che all’estero.

Selezionati/e in base alla motivazione, alla predisposizione per le relazioni interpersonali ed all’attenzione per la prospettiva di genere, 50 corsisti ufficiali (funzionare/i e dirigenti civili della Difesa, uomini e donne di tutte le Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri), oltre a lezioni teoriche su temi collegati alle pari opportunità, agli studi di genere e all’attuazione delle risoluzioni ONU su ‘donne, pace e sicurezza’, discuteranno di casi concreti e seguiranno esercitazioni pratiche guidate da personale dei reggimenti CIMIC (Civil-Military Cooperation) e PSYOPS (Psychological operations) dell’Esercito e del CoESPU (Center of Excellence for Stability Police Units) dei Carabinieri. Dal 9 al 20 giugno, docenti universitari esperti di studi di genere, antropologia e comunicazione si alterneranno con professionisti/e della cooperazione civile e con esperti militari e civili, per sviluppare il corso. Saranno affrontati argomenti quali la storia del genere, le pari opportunità, l’immagine e la diffusione di pregiudizi e stereotipi di genere, le devianze comportamentali quali molestie, mobbing, stalking e verranno forniti gli strumenti normativi e comunicativi da acquisire per fronteggiarle. Nella seconda settimana di lezioni saranno fornite ai corsisti ed alle corsiste le informazioni e gli strumenti per orientare le Unità impiegate in missione ad operare secondo le indicazioni delle risoluzioni ONU e delle direttive NATO che chiedono di sviluppare la missione secondo la prospettiva di genere, tenendo cioè in conto, in ogni fase delle attività, dei differenti bisogni e delle esigenze di uomini, donne, ragazzi e ragazze. In aggiunta, i docenti affronteranno i temi della violenza di genere come arma di guerra e condurranno esercitazioni pratiche su come opera un Gender Advisor durante una missione operativa. (Fonte: Stato Maggiore della Difesa – Uff. Pubblica Informazione)

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