GIOVANI Urge un nuovo contratto sociale

LAVORO & DIRITTI - In questo terzo anno di Covid-19 è stata celebrata di recente, il 12 agosto, la Giornata Internazionale della Gioventù.  Da più parti (Sindacati nazionali, Istituzioni europee e Internazionali, Governi, Partiti, Associazioni di vario tipo, Società Civile) si sono  evidenziate le gravi conseguenze  che  la pandemia ha avuto sulle nuove generazioni, sulle loro possibilità  di mantenere o trovare un lavoro e sulla loro qualità della vita. Va ricordato che nel mondo, la maggior parte dei giovani lavora nell’economia informale e, in particolare, che le giovani donne, più dei ragazzi, svolgono lavori precari con bassi salari. Nelle economie in via di sviluppo, ma non solo.

Di fronte alle sfide di oggi la Confederazione Sindacale Internazionale (CSI) che rappresenta 200 milioni di iscritti/e tramite le proprie 332 organizzazioni affiliate presenti in 163 Paesi e territori, propone e difende l’idea di un nuovo contratto sociale a favore della ripresa e della resilienza sottolineando la necessità di rispettare le 6 rivendicazioni chiave esposte nel contratto, ai fini della sua stessa realizzazione.

DIRITTI - Garantire a tutti/e i/le giovani diritti e protezioni del lavoro. In particolare, il diritto di iscriversi ai sindacati e di accedere a programmi di formazione e apprendimento durante l’intero arco della vita.

OCCUPAZIONE - Investire in lavori rispettosi del clima e in settori quali salute, cura, educazione e altri sevizi pubblici di qualità.

SALARI - Stabilire salari minimi di sussistenza risultanti da un negoziato collettivo per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici di provvedere alle proprie necessità. Ovvero: salari dignitosi.

PROTEZIONE SOCIALE - Garantire protezione sociale a tutti i lavoratori e le lavoratrici, compresi i/le giovani dell’economia informale. Creare un Fondo mondiale per la protezione sociale.

UGUAGLIANZA - Assicurare che i/le giovani e i gruppi di militanti per l’uguaglianza possano partecipare con pari diritti alla vita economica, sociale, politica e culturale.

INCLUSIONE - Decostruire i sistemi intersettoriali di oppressione che reiterano ancora i principi del colonialismo e l’esclusione degli individui su base del sesso, della razza, della classe sociale, della nazionalità, della cittadinanza, della disabilità, dell’età, dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere.

Tenendo presente che, attualmente, nel mondo tre volte più ricco di venti anni addietro, il 94% di lavoratrici/lavoratori è costituito da manodopera nascosta e il 70% delle persone è ancora priva di protezione sociale universale. Mentre l’84% dei/delle cittadini/e ritiene che il salario minimo non basti più per vivere, nell’81% dei Paesi sono permesse discriminazioni come le violazioni del diritto di negoziazione collettiva.

Con le transizioni climatica e tecnologica alle porte, la necessità di attuare un nuovo contratto sociale tra lavoratrici/lavoratori giovani e meno giovani, governi, imprese, assume un carattere di urgenza.

PS : Il prossimo Congresso Mondiale della CSI si terrà a Melbourne, Australia, dal 17 al 22 Novembre 2022.

Marisa Giuliani,  (Bruxelles, 28 agosto 2022)

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