8 MARZO Rendiconto di Genere INPS

8 MARZO - Nonostante i numerosi annunci del governo di crescita e avanzamento in tema lavoro, dal Rendiconto di genere presentato a Roma il 27 febbraio dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, emergono, al contrario «rilevanti le condizioni di svantaggio delle donne nel nostro Paese, nell’ambito lavorativo, familiare e sociale». Svantaggi e scollamenti particolarmente significativi a sfavore delle donne, sono relativi alla presenza nel mercato del lavoro, ai livelli retributivi e pensionistici, alle politiche e agli strumenti (che mancano) a sostegno al lavoro di cura: la cura di figli, genitori anziani, persone diversamente abili sono compiti che il nostro paese delega automaticamente alle donne, e she in assenza di sostegni adeguati le allontanano dal lavoro o le posizionano in lavori part-time o scarsamente retribuiti.

Importanti anche i dati relativi alla violenza di genere, un fenomeno che, come sappiamo è molto presente in ambito familiare, dove gli abusanti sono padri, fratelli, mariti, compagni ed ex. Non tutti gli uomini e non in tutte le famiglie fortunatamente.

In vista dell'8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne (e non festa delle donne), ricordare queste disuguaglianze e prenderne tutte e tutti consapevolezza, assume il sapore del dovere o, se preferiamo, dell'attivisto civile.

Il Rendiconto, infatti, intende configurarsi come «uno strumento di analisi utile a stimolare una riflessione consapevole e ad orientare politiche pubbliche efficaci, volte a ridurre le disuguaglianze di genere e garantire alle donne pari opportunità in ogni ambito della vita sociale ed economica, in linea con gli obiettivi sanciti dalle normative nazionali ed europee, in particolare l’Obiettivo 5 “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile».

IN TEMA LAVORO le disuguaglianze emergono a tutto campo e i dati rilevati dal INPS lo fotografano e lo confermano:

  • tasso di occupazione femminile: nel 2023 in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini; 
  • instabilità occupazionale: questo aspetto coinvolge soprattutto il genere femminile in quanto solo il 18% delle assunzioni di donne sono a tempo indeterminato a fronte del 22,6% degli uomini;
  • gap retributivo di genere: questo rimane un aspetto critico, con le donne che percepiscono stipendi inferiori di oltre venti punti percentuali rispetto agli uomini. In particolare, fra i principali settori economici, la differenza è pari al 20% nelle attività manifatturiere, 23,7% nel commercio, 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione, 32,1% nelle attività finanziarie, assicurative e servizi alle imprese;
  • posizioni apicali: qui appena il 21,1% dei dirigenti è donna, mentre tra i quadri il genere femminile rappresenta solo il 32,4%.

Non da ultimo, un riflesso della condizione di svantaggio che le donne sperimentano nel mercato del lavoro si ritrova di conseguenza nelle pensioni delle donne, con relative possibili e maggiori difficoltà economiche in età avanzata, rispetto agli uomini.

IN TEMA VIOLENZA DI GENERE «Le denunce per violenza di genere sono aumentate, evidenziando una problematica ancora radicata. Il Reddito di Libertà, erogato dall’INPS alle donne vittime di violenza in ambito familiare, nel 2021 ha coinvolto 2.418 donne, mentre negli anni successivi, per mancanza di risorse, sono stati confermati i trattamenti solo nelle regioni Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia (circa 233 in tutto nel 2023) grazie a risorse regionali».

Secondo Roberto Ghiselli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, «affrontare il problema delle discriminazioni di genere significa agire su tutte le dimensioni del problema, che riguardano il mercato del lavoro e i modelli organizzativi nel lavoro, la rete dei servizi, la dimensione familiare e quella culturale».

  • Visite: 143
© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri