LIBRI A mano libera Donne tra prigioni...

AUTRICI E LIBRI - A mano libera, donne tra prigioni e libertà (Editrice Cooperativa Libera Stampa 2017) é frutto del Progetto "Soggetto Donna: Scrittura e altre Arti - Stereotipi sessisti e violenza di genere – Omofobia" organizzato dal centro di cultura delle donne H. Arendt in collaborazione con l'Università degli Studi di Teramo. Il libro raccoglie testi scritti nel laboratorio tenuto da Tiziana Bartolini e Paola Ortensi nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia dal 2015 al 2017. “Della detenzione femminile si parla poco: l’intento del libro è farla conoscere nelle sue specificità e molteplici sfaccettature, spiegano le curatrici. Siamo consapevoli delle differenze che ci sono tra chi ha avuto destini tanto diversi, ma pensiamo che l’essere donne ci accomuni molto più di quanto si immagini. Vogliamo anche sollecitare uno scambio tra il dentro e il fuori per far conoscere la detenzione delle donne e la complessità delle circostanze che le portano in carcere”.

Come osserva la direttrice del carcere Ida Del Grosso, nell’intervista pubblicata nel libro, a causare i reati tra le donne c’è spesso la dipendenza da una relazione affettiva violenta o comunque non paritaria. Ecco, quindi, che la consonanza tra sconosciute e l’incontro con la storia delle conquiste delle donne può offrire qualche spunto di riflessione, ulteriore strumento utile a decodificare percorsi di vita difficili e dolorosi. Perché anche il carcere è un’istituzione costruita su un unico modello, quello maschile, che poco considera le diversità di genere. 

Post FB di Guendalina Di Sabatino (2018)

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