Notte delle Streghe Notte di San Giovanni

TRADIZIONI - Una festa pagana nata per proteggere e propiziare buoni raccolti e che nel tempo si fa leggenda celtica e poi urbana, ci dice che la notte tra il 23 e il 24 giugno, passato il Solstizio d’Estate, è la notte delle streghe. La notte nella quale la distanza tra mondo naturale e soprannaturale si assottiglia. La notte che celebra con acqua e fuoco l’energia dell'universo.
Quella dove il si celebra quel sole che rende possibile l’impossibile, risveglia energie mistiche, genera la vita, attiva poteri noti o nascosti, accompagna prodigi e svela meraviglie. Quella dove l'acqua, se infusa di erbe e fiori, si fa veicolo di purificazione, di riti scaramantici e rituali propiziatori.
L'acqua di San Giovanni che si dice capace di rigenerazione e ricca di proprietà curative e benèfiche, si realizza immergendovi fiori ed erbe aromatiche, tutti quelli che piacciono e che si possono trovare in giro. Fiori ed erbe di campo raccolti il 23 giugno, dopo il tramonto. Non dovrebbero mancare a questo rito i fiori d'Iperico, noto anche come erba di San Giovanni o cacciadiavoli.
La ciotola si lascia all'aperto e le erbe e i fiori rimasti in infusione per tutta la notte, all'arrivo del giorno riceveranno anche il beneficio dell'azione della rugiada del mattino. Al nostro risveglio l'acqua si userà per sciacquare mani e viso ma attenzione... come i sogni più eterei, l'acqua di San Giovanni è delicata e i suoi effetti benefici si sprigionano solo per un giorno.
La notte di San Giovanni, con i suoi rituali e le sue tradizioni intrise di mistero, ci ricorda il potere trasformativo della natura e dell'unione con il mondo che ci circonda. È un momento in cui il passato si mescola con il presente, offrendo uno spazio giocoso per ritrovare il nostro legame con l'universo e con quelle energie che ci definiscono.
La Notte delle Streghe, per il borgo di San Giovanni in Marignano, in Romagna, è l'occasione per celebrare il solstizio d’estate trasformandosi in «un regno di magia e meraviglia con spettacoli, performance itineranti, luci, mercatini e sapori irresistibili, in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Il tema scelto per quest’anno è l’oro di San Giovanni, inteso sia come colore del grano maturo – che richiama il Granaio dei Malatesta – sia come elemento alchemico, prezioso e misterioso, frutto di trasformazioni e ricerca».
Martina Colombari, elegantissima nel suo abito creato per l'occasione dalla stilista Alberta Ferretti è stata la madrina della cerimonia di apertura del 19 giugno. Due donne di successo, entrambe romagnole, rappresentano più che simbolicamente il senso forte del femminile contemporaneo e reale attraverso il messaggio del loro impegno e della loro originalità fuori dal comune.
Le giornate dedicate da questo Borgo alla suggestione delle streghe e ai frutti della terra, si concludono con il Rito del Fuoco della notte di San Giovanni, un «momento collettivo e liberatorio, fortemente identitario, che affonda le sue radici nella cultura contadina e nel legame ancestrale con il solstizio d’estate, quando si accendevano i falò per propiziare raccolti prosperi e rinascita. Come da tradizione, il fuoco diventa strumento di purificazione e rinascita: alle fiamme si affidano simbolicamente negatività, pesi e fatiche, per lasciare spazio a un nuovo inizio, carico di buoni propositi e speranze».
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Crediti: fotogallery di EP per Power & Gender @ Notte delle Streghe 2025 San Giovanni in Marignano