Molestie Archiviare non è la risposta!

MOLESTIE - Se Ambra Battilana registra Weinstein e lo denuncia, viene creduta, e Weinstein condannato (siamo negli USA); se una giovane donna, Angela Rizzo, di professione carabiniera, viene molestata dal suo capo e lo denuncia, viene avviato un procedimento disciplinare CONTRO di lei. Per "non aver chiesto l'autorizzazione a rilasciare un'intervista ed aver disonorato l’Arma dei carabinieri" (siamo in Italia). Se il maresciallo in questione, peraltro, è stato già condannato in due gradi di giudizio, chi disonora l'Arma?

Se Elisabetta Cortani, presidente della squadra femminile della Lazio, denuncia (con video e registrazioni) Carlo Tavecchio presidente della Federzione Nazionale Gioco Calcio, la denuncia è ARCHIVIATA. Dopo la famosa sentenza di Cassazione sui Jeans (di fine anni novanta), che respingeva un'accusa di stupro ed introduceva il pregiudizio sui “jeans stretti che non si possono strappare di dosso”, abbiamo oggi una magistrata che mette nero su bianco un doppio pregiudizio: che “a 50 anni non ti possono più molestare” e che “sei vecchia e non ti possono intimidire”. L’abuso di stereotipi non può essere il corredo di chi è chiamato a giudicare! Mentre da anni le ricerche Nazionali e internazionali hanno spiegato dettagliatamente che è L’ABUSO DI POTERE ciò che determina il comportamento del molestatore.

E Tavecchio poteva abusare del suo potere e lo ha fatto! Ripetutamente, come dimostrano filmati e registrazioni (dunque ci sono state una prima e almeno una seconda volta).

Ad essere maggiormente molestate sono le donne in condizione gerarchicamente inferiore, o in condizione di bisogno: vedove, separate, divorziate, madri nubili, aprono questa sequenza; quelle che non possono permettersi di perdere il lavoro o la posizione raggiunta. Non è l’età che conta né la bellezza, ma l’umiliazione che ti si può infliggere, il ricatto che si può praticare, il 'pizzo' che si chiede di pagare alle donne, come fa il mafioso con la vittima di turno.

Il molestatore non è un “corteggiatore imbranato volgare o scorretto” è un cacciatore violento che ha inquadrato nel mirino la sua vittima. E come il cacciatore, gioisce dopo una fucilata, dopo averti lasciata stordita, sorpresa, incapace di reagire.
Ci vuole molto coraggio per prendere parola e denunciare e c’è bisogno di non essere sole.
Ora nel tribunale di Roma, già molti anni fa sono state organizzate lezioni e conferenze sul tema molestie sessuali e sulle loro conseguenze; ricordo in particolare una conferenza della dottoressa Rosanna Ianniello quando ancora era in discussione in Parlamento la proposta di legge Smuraglia contro le molestie sul lavoro.

Possibile che non ce ne sia traccia nella formazione della magistrata che ha respinto la denuncia della molestata, Elisabetta Cortani, dirigente e presidente di una squadra di Calcio Femminile, contro Carlo Tavecchio già noto per squallide e razziste affermazioni?
I molestatori hanno sempre una lunga “carriera” alle spalle, basta indagare un po’ e vengono alla luce i casi che hanno sicuramente preceduto questo ultimo (?) attacco ad una donna coraggiosa.

L’archiviazione non è la risposta al coraggio della denuncia, e non può essere il rifugio nell’impunita di chi abusa del proprio potere. 

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