DIRITTI negati e le parole di Marisa Rodano

DIRITTI - In memoria di MARISA RODANO e in occasione del convegno che oggi la ricorda, a quasi due mesi dalla scomparsa, riproponiamo il testo della sua Lectio Magistralis all'Università di Cassino (2013) nella quale racconta l'importanza e il senso di celebrare l'otto marzo e i diritti delle donne. Una riflessione fondamentale e necessaria all'indomani del convegno organizzato dal "Think tank conservatore e sovranista" Machiavelli (vicino alla Lega) che alla Camera, il 23 gennaio, ha presentato una pubblicazione che rimette in discussione l'aborto dal titolo evocativo "Biopoetica. Breve critica filosofica all'aborto e all'eutanasia", definiti temi che spargono "confusione sui momenti in cui la vita comincia e termina".

Si tratta di una pubblicazione simil-filosofica che, andando anche a richiamare il sommo Poeta Dante e il giuramento di Ippocrate, rimette fortemente in discussione quel diritto all'aborto più e più volte riconosciuto e riconfermato come fondamentale dalla maggior parte delle donne e degli uomini del nostro Paese (da una legge, da un referendum). Nel convegno si è sostenuto che non dovrebbe esserci diritto di abortire neanche nel caso di una gravidanza imposta da uno stupro; la donna potrebbe infatti "rinunciare" a quel figlio ma non dovrebbe avere il diritto di "uccidere" il feto.

Dopo la controversa Legge 40, nelle stanze istituzionali si tornano a esprimere concetti e idee volti a tentare di imporre gravidanze indesiderate alle donne cancellandone il diritto di scelta e di autodeterminazione. Qui non siamo in presenza di un fatto trascurabile, siamo davanti a un pericolo estremamente grave che ipotizza (richiede!) la cancellazione di un diritto in virtù delle idee di altre persone. Tanto per dire le come stanno le cose! (Qui il LINK per ascoltare parte del convegno e delle parole)

Un aperto attacco ai diritti delle donne rafforzato dalla cornice istituzionale che ce lo presenta, deve far riflettere profondamente tutte e tutti noi sia sull'etica, sia sulla politica di chi oggi governa pensando di poter cancellare con un colpo di spugna tutto ciò che non si conforma e che non piace.

Come sottolineato dalle donne in più occasioni negli ultimi anni, sottolineature fortemente preoccupate, i diritti delle donne sono i primi che i sovranismi e gli assolutismi cercheranno di alienare. Diventa allora prioritario riproporre le parole di questa donna straordinaria che fu "partigiana, dirigente politica, deputata, senatrice, prima vicepresidente della Camera, parlamentare europea" per usare le parole con le quali la descrive Marisa Giuliani nel suo ricordo di oggi sul nostro giornale.

Diventa inoltre prioritario anche vigilare, scrivere, denunciare, confrontarsi e fare rete e non solo tra donne, affinché non si possa mai più anche solo pensare di ricacciare le donne nei luoghi e nei ruoli nei quali sono state confinate per centinaia di anni togliendo loro la possibilità di autodeterminazione e di scelta. Luoghi e ruoli stereotipati dai quali si sono affrancate e liberate grazie alla cultura, allo studio e allo stare insieme che nasce dalla democrazia e dai femminismi.

[Per tutte le foto a corredo dell'articolo si ringrazia Unsplash]

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