Aquarius: lenta risoluzione

ROMA - La situazione della nave Aquarius, con a bordo 629 migranti (100 in più della sua capienza massina) ed in attesa di poterli accompagnare in un porto sicuro, verrà alleggerita con il supporto di “una nave della Marina italiana e una delle guardia costiera” che imbarcheranno e porteranno in Spagna, a Valencia, una parte dei migranti bloccati da tre giorni a bordo della nave di Sos Mediterranée. “Cosi ha deciso all'alba di oggi la sala operativa della guardia costiera di Roma che ha comunicato la soluzione al comandante” della Aquarius, dopo la risposta dell’esordiente ministro dell’Interno Salvini che negando l’approdo, aveva di fatto chiuso i porti italiani.
ANCI esortava: "Non perdiamo l’umanità. In un post su Facebook, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, affermava: “È vero, dobbiamo cambiare la politica europea sull’accoglienza, ma non possiamo usare queste persone disperate come ostaggi.
NON PERDIAMO L’UMANITÀ”. MEDICI SENZA FRONTIERE: La politica non venga prima della vita delle persone. “Msf teme che ancora una volta la politica degli stati europei sia posta al di sopra delle vite delle persone. LA PRIORITÀ DEVE ESSERE LA SICUREZZA DELLE PERSONE A BORDO”. UNHCR: “Portare a terra i passeggeri. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati si appella ai governi coinvolti per lo sbarco immediato. "Siamo in presenza di un imperativo umanitario urgente. LE PERSONE SONO IN DIFFICOLTÀ E HANNO BISOGNO DI AIUTO IN FRETTA. Questioni più ampie come chi ha la responsabilità e come queste responsabilità possano essere meglio condivise tra gli Stati dovrebbero essere esaminate più tardi".

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