Voto e voglio scegliere !
Cartoline elettorali.
Roma -10.04.2008. Il diritto di voto, il diritto di scegliere donne e uomini per il Parlamento, conquistato insieme alla democrazia e alla Repubblica nel lontano 1946, alla fine di un lungo periodo di dittatura e la violenza della guerra, è un diritto al quale le donne non rinunciano. Lo ha ribadito
“Con arroganza e unilateralmente il governo Berlusconi ci ha privato della possibilità di scegliere una persona da votare. “Scippate” della possibilità di scegliere nelle ultime due tornate elettorali, daremo un voto “mutilato” ma lo daremo”. “Contemporaneamente invieremo al Presidente della Repubblica una “cartolina” e-mail di protesta contro l’attuale legge elettorale e una richiesta affinchè impegni tutta la sua autorevolezza perché questa insopportabile situazione cambi”. L’associazione “Aspettare Stanca” e il “Laboratorio 50&50”, della Casa internazionale delle donne di Roma, hanno rivolto l’ invito a spedire una e-mail al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano..........
L’associazione “Aspettare Stanca” e il “Laboratorio 50&50”, della Casa internazionale delle donne di Roma, hanno rivolto l’ invito a spedire una e-mail al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per ribadire la volontà di partecipare democraticamente per davvero al voto. Chiunque voglia far sentire il proprio dissenso contro l’attuale legge elettorale e sollecitarne la modifica, può aderire all’iniziativa inviando la propria mail.
Riportiamo il testo delle prime e-mail inviate e già visibili sui siti.
Illustre Presidente, Insieme con stima e apprezzamento per Suo ruolo di Garante della Costituzione Le comunico che eserciterò il mio diritto di voto anche se gravemente mutilato. Contemporaneamente Le invio una pubblica protesta ed un ferma richiesta di sollecita modifica della attuale legge elettorale e di ripristino di condizioni più rispettose della democrazia e della volontà di elettrici ed elettori. Con stima “Laboratorio 50&50” Casa Internazionale delle donne di Roma Illustre Presidente, mi rivolgo a Lei quale Garante della nostra Costituzione, per dichiarare che non rinuncerò al mio diritto di voto, anche se mutilato, per le elezioni del nuovo Parlamento. Le chiedo di considerare questo messaggio una pubblica protesta ed una ferma richiesta per una nuova legge elettorale che preveda anche norme di garanzia di genere, nel rispetto dell’articolo Si tratta di un grave deficit democratico, destinato a ripetersi nel nuovo Parlamento, come dimostra un'analisi sulle candidature delle donne nelle liste, pubblicata sul nostro sito. Con stima.
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