30 Donne influenti
Nel mese di gennaio, il Corriere Economia ha pubblicato un elenco sotto il seguente titolo "Potere Rosa: ecco le trenta donne più influenti dell’economia italiana”. I loro nomi, come spiega l'articolo sono emersi a seguito di un sondaggio, effettuato ad un panel di personalità di varia provenienza, che hanno selezionato tra 80 nominativi i 30 a loro giudizio più significativi.
La giornalista Maria Silvia Sacchi indica il metodo che è stato seguito per individuare i 300 profili iniziali ed arivare agli 80 nomi definitivi, escludendo le donne della politica e circoscrivendo l'indagine alle donne del "business".
Nel presentare la ricerca e le conclusioni del panel Maria Silvia Sacchi individua alcuni punti significativi che condividiamo e che riportiamo.
1) Di donne con responsabilità di rilievo ce ne sono sempre più , ma sul piano del riconoscimento pubblico non si registrano cambiamenti;
2) Scorrendo gli organigrammi delle authority, dei grandi enti pubblici, delle istituzioni , si trovano quasi esclusivamente uomini;
3) Qualche lieve cambiamento si nota nelle imprese private e nei sindacati;
4) Le sezioni giovani delle “organizzazioni” a livello territoriale fanno qualche lieve passo avanti;
5) Emerge il ruolo rilevante delle relazioni e delle reti, è necessario farsi vedere oltre farsi valere;
6) A parità di potere reale rischia di valere di più chi è più visibile;
7) Le donne che valgono e che contano sono spesso conosciute solo dagli addetti ai lavori;
8) Rischiano di avanzare quelli che appaiono, non quelli che sanno, e bisogna intervenire là dove le decisioni si formano, soprattutto nei vertici. Con regole “mirate e transitorie” per spingere la presenza femminile nei CDA degli enti pubblici e con incentivi fiscali alle aziende private. (B.Pollastrini).
Sulle possibili obiezioni legate a nomi mancanti la giornalista dichiara di aver voluto comunque “correre il rischio” per dimostrare di essere, almeno giornalisticamente, già oltre le “quote rosa”.
L’elenco delle 30 donne di rilievo e visibilità:
Anna Maria Artoni , 39 anni, presidente industriali dell’Emilia Romagna;
Giuliana Benetton, 70 anni, co-fondatrice Benetton Group;
Marina Berlusconi, 40 anni, presidente fininvest e Mondadori;
Laura Biagiotti, 63 anni, stilista e presidente del premio Leonardo;
Diana Bracco, 65 anni, presidente Assolombarda e gruppo Bracco;
Michela Vittoria Brambilla, 39 anni, presidente dei giovani di Confcommercio;
Azzurra Caltagirone, 33 anni, Vice presidente Caltagirone editore;
Rosalba Casiraghi, 56 anni fondatrice di Rating e consiglere di sorveglianza di Intesa San Paolo;
Evelina Christillin, 51 anni, vice presidente Toroc;
Marta Dassù, 51 anni, direttrice per gli affari internazionali dell’Aspen Institute Italia;
Valeria Fedeli, 57 anni, segretaria generale Filtea CGIL e segretario europeo del sindacato dei Tessili;
Laura Iris Ferro, 53 anni, amministratore delegato di Gentium;
Anna Gervasoni, 45 anni, direttore generale AIFI;
Frida Giannini, 34 anni, direttore creativo del gruppo Gucci;
Patrizia Grieco, 54 anni, amministratore delegato di Value team;
Maria Cecilia Guerra, 49 anni, economista;
Fiorella Kostoris, 61 anni, economista;
Jonella Ligresti, 39 anni, presidente Fondiaria-Sai;
Emma Marcegaglia, 41 anni, vicepresidente Confindustria;
Patrizia Micucci, 47 anni, chairman Leham Brothers Italia;
Gina Nieri, età non dichiarata, direttore affari generali e istituzionali Mediaset;
Matilde Carla Panzeri, 67 anni, direttore centrale di Bankitalia;
Maria Pierdicchi, 48 anni, amministratore delegato di S&P’s Italia
Livia Pomodoro, 66 anni, presidente del Tribunale di Milano;
Miuccia Prada, 57 anni, azionista e disigner del gruppo Prada;
Lucrezia Reichlin, età non dichiarata, capo ufficio studi BCE;
Chiara Saraceno, 65 anni, sociologa della famiglia;
Franca Sozzani, 56 anni, direttore editoraile Condè Nast e direttore di Vogue Italia;
Anna Maria Tarantola, 61 anni, ragioniere generale di Bankitalia;
Valeria Termini, età non dichiarata, direttore Scuola Superiore Pubblica Amministrazione.
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