8 MARZO Quanto potere hanno le donne?

8 MARZO - La testata, nata nel 2006 da un'intuizione di Irene Giacobbe, ha scelto il nome evocativo Power & Gender per rendere subito evidente con parole e fatti il senso sella propria missione: l'empowerment delle donne e il sostegno allo sviluppo dei diritti delle donne ovunque nel mondo. Queste settimane, dopo due anni veramente difficili, stanno ancora mostrando al mondo la fragilità della pace, entro la quale sono ancora più fragili e a rischio i diritti delle donne, sulle vite delle quali si continuano a normare obblighi e divieti. Cosa che, per inciso, il mondo non fa sulle vite dei maschi e sulle libertà degli uomini, escluse ovviamente le azioni di tiranni e dittatori.
Dove troviamo allora, oggi, il potere delle donne? Le riflessioni che facciamo in occasione dell'8 Marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, ci portano a vedere come stanno realmente le cose in termini di parità, uguaglianza, accesso al lavoro e presenza nelle posizioni apicali e di cosiddetto potere? E dopo tanti anni di lavoro per i diritti di tutte e tutti, il bilancio odierno è di segno positivo o negativo?
DONNE e POTERE - A un primo sguardo - e non aiuta affatto l'Italia avere una donna alla guida - di donne al potere o in posizioni decisionali importanti ne vediamo poche e molte di coloro che oggi lo rappresentano questo potere, generalmente lo incarnano in maniera organica al sistema, ovvero aderiscono al portato di valori, stereotipi atteggiamenti e azioni del mondo maschile. Se così non fosse - e questo è un fatto! - le cose oggi, ovunque, per le donne sarebbero diverse.
LE NOSTRE SOCIETA' - Con le società occidentali che investono sempre meno nelle politiche familiari e con i governi che lasciano il carico della cura sulle spalle delle famiglie che a loro volta (per la maggior parte) lo ribaltano sulle spalle delle donne, c'è poco da fare! Le donne normali, non ricche, oberate di lavori di cura, senza sostegni, il mondo del lavoro o della politica difficilmente lo possono scalare.
LA VIOLENZA - Quando le società occidentali sottovalutano l'emergenzialità di quella violenza che si esprime quotidianamente con lo stalking e il femminicidio di centinaia di donne, non bastano a cambiare lo stato delle cose le affermazioni che richiamano alla meritocrazia. Pretendere che le donne si confrontino alla pari in un mondo come questo, dove la parità non esiste, è una puntualizzazione pruriginosa e ipocrita, dato che le donne, nella forma sociale che ci siamo dati e per tutto quanto detto sopra, partono svantaggiate a priori.
LA FORZA DELL'INSIEME - Così le donne ai vertici sono poche e lo sono ancora meno quelle realmente influenti. Se la forza sta nei numeri (come dimostrano i successi degli uomini, bravissimi a fare gruppo e lobbying), finché le donne non riusciranno a trovare quell'unione che fa la forza, poco o nulla potrà cambiare e dovremo continuare ad affidarci ancora e ancora al fato e ai colpi di fortuna.
L'IMPORTANZA DEL VOTO - Non è un caso che il film campione di incassi in Italia e in Europa "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi abbia allora messo al centro il tema del voto.
Perché passare la mano sul diritto di voto, dalle donne lungamente cercato e faticosamente conquistato, è tra le prime ragioni di un ingranaggio che si inceppa spesso a favore di violenza, disuguaglianza, prevaricazione e disparità: più donne in politica equivale a più politiche per le donne e questo dovrebbe essere il fondamento di ogni ragionamento di chi vuole (donna o uomo) cambiare le cose.
Basta guardarsi intorno per averne la conferma. Chi ha rifiutato di andare al voto ha lasciato che fossero altri/e a decidere. Mentre chi ha interessi forti, di questo vuoto sa bene come approfittare. Oggi più che mai, non andare a votare equivale e un vero e proprio suicidio. E a lasciare nelle mani di altri la scelta di come sarà il futuro. Il voto serve questo, a dare il proprio contributo alla forma del futuro.
ANALISI E DATI - Il Report “Sesso è potere”, realizzato dall’Associazione onData e dell’Associazione info.nodes punta i riflettori su questo aspetto nodale: le donne hanno poco potere politico, poco potere mediatico e poco potere economico.
Il Report ha «l’obiettivo di costruire un documento di riferimento che vuole essere sì di denuncia, ma che possa anche venire utilizzato da altre associazioni e parti interessate come strumento di advocacy.
Il report dimostra chiaramente - ancora una volta - che per avere una visione globale sul fenomeno dello squilibrio di genere nel nostro paese (così come su tanti altri fenomeni) è indispensabile avere a disposizione dati aperti, accessibili, e facilmente reperibili».
A chi oggi dubita che celebrare la giornata internazionale delle donne abbia ancora un qualche valore, vogliamo ricordare che le donne prendono parola con finalità inclusive, di riforma e di emancipazione, cercando e trovando modi per migliorare le nostre società e la qualità della vita di tutte e tutti.
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