VIAGGIO in Giappone alla scoperta del Tè

CULTURA A PICCOLI SORSI - La Camellia sinensis, o pianta del tè, ha foglie sempreverdi e fiori bianchi dai sentori di gelsomino. Importata in Giappone nel XI° secolo, deve attendere l’arrivo del XV° prima che prenda forma la cerimonia del tè, un precorso di purificazione fisica e spirituale che, nel rituale antico, si intraprendeva sin dal momento dell’arrivo degli ospiti. Il rito dell'accoglienza iniziava con l'attraversamento del roji, il sentiero che dal porticato percorreva il giardino per poi condurre all’ingresso nella stanza del tè, dove solo poche persone alla volta potevano accedere. Stanze dove «ogni decorazione, ogni gesto della cerimonia esprime quella filosofia del “teismo” che, fondendo taoismo e zen, allude tramite paradossi all’ineffabile grandezza insita nei minimi eventi della vita». [Rif. Florario] L’articolo che abbiamo scelto per approfondire la conoscenza del tè (di Dario Risi - Bibenda n. 82) ci trasporta, invece, nei luoghi del Giappone contemporaneo, dove il tè -ma non solo- è coprotagonista di un moderno itinerario del gusto.

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