REBOLA Il vino di Rimini ad Al Meni

FOOD& WINE a RIMINI - Al Mèni -in dialetto romagnolo, ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra- è la kermesse o meglio “il circo dei sogni e dei sapori” ideata dallo chef stellato Massimo Bottura che quest’ano, green-pass alla mano, si è svolta a Rimini centro, tra Piazza Cavour e Piazza Malatesta, portando in strada i prodotti enogastronomici di eccellenza del territorio Emiliano-Romagnolo nelle interpretazioni di Chef stellati, donne e uomini “talenti della gastronomia contemporanea”.

I cibi proposti dalle mani che hanno lavorato e raccolto nei campi, pescato in mare, venduto e cucinato tra i banchi del mercato e le piazze del centro, come i mirabili quadretti con le vongole offerti dal team del ristorante Augusta nel suo elegante spazio di strada, incontrano i vini realizzati da produttrici e produttori, soprattutto le Rebole del territorio: Cantina Podere Vecciano, produttore storico di questo vino, offre la propria in versione tradizionale e in anfora, la mattina del 7 agosto, nella suggestiva cornice della Vecchia Pescheria, con Slow Food che ne guida il racconto e il produttore che ne racconta l’assaggio.

La degustazione dal titolo Il vino ritrovato: racconto e assaggio della Rebola riminese che si svolge  alla presenza di Sandro Santini, (presidente della Strada dei Vini e dei Sapori Colli di Rimini ed esso stesso giovane produttore), guida il pubblico alla scoperta del vino bianco simbolo del territorio: «il primo step di questo progetto è estremamente identitario – dice Santini – ma nessuno vuole giocare la carta dell’omologazione: qui facciamo un progetto per far emergere le potenzialità e le possibili sfaccettature di questo vino che ha sotto di sé un vitigno che trova la propria originalità in un contesto territoriale inteso anche come capacità e conoscenze umane nell’interpretare il territorio e i vitigni più italiani. Un progetto che si appoggia al Consorzio dei Vini di Romagna ed al quale La strada dei vini offre supporto logistico». Insomma, un percorso che nasce dal desiderio di intercettare anche strade e bisogni di viaggiatori e viaggiatrici che si muovono per le colline di Rimini alla ricerca di un’offerta turistica ed enogastronomica alternativa alle proposte della Rimini mare.

Lo slogan Se dici Rebola dici Rimini ben accompagna il viaggio alla scoperta di questo vino nella degustazione del pomeriggio, svoltasi nella cornice del Teatro Galli. Un miniconvegno alla presenza della Presidente del Consorzio vini di Romagna, Ruenza Santandrea, con Daniele Cernilli, Direttore della rivista Doctor Wine e Sandro Santini, anima la conversazione di approfondimento della conoscenza di questo bianco fermo, vanto del territorio, accendendo i riflettori sul progetto Rimini Rebola (coordinato da Santini), che partendo dalla valorizzazione del “vitigno ambasciatore della Riviera”, il grechetto gentile, raccoglie l’adesione di 17 imprenditrici e imprenditori che desiderano “valorizzare il prodotto e il territorio” attraverso la proposta di una Rebola identitaria e sempre più qualitativa. Profumi floreali, sbuffi leggermente idrocarburici e sapori aggrumati e un finale quasi salino, accompagnano la degustazione di alcuni calici, come quelli di Ennio Ottaviani e Podere dell’Angelo, qui con la new entry Giulietta che dedica l’etichetta a Giulietta Masina.

Per finire, tornando al cibo, ricordiamo le cinque chef inserite nel programma della due giorni di Rimini, animatrici degli show-cooking al femminile di Al Meni nel Circo 8 e ½ a Piazza Malatesta e nell’ Arena Francesca da Rimini: JESSICA ROSVAL, Casa Maria Luigia, Modena; CÉLINE PHAM - Chef Consultant, Parigi; ANNE LEGRAND e CLIO MODAFFARI - L'innocence, Parigi; GIOVANNA GUIDETTI - La Fefa, Finale Emilia.

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