CIBO Siamo davvero ciò che mangiamo?

ASSAGGI DI CULTURA - I dialoghi sul cibo al centro della XV edizione del festival di antropologia del contemporaneo Dialoghi di Pistoia, dal 24 al 26 maggio 2024, oltre a ricordarci che noi "siamo ciò che mangiamo" invitano a domandarci se abbiamo davvero un rapporto consapevole con l'alimentazione. Un tema complesso quello del rapporto tra persone e cibo che, superando le necessità dell'ancestrale, diventa anche discorso filosofico, sociale, culturale.

Il cibo costruisce e influenza tutto ciò che siamo a livello mentale, cellulare, strutturale. «Il cibo è anche un grande viaggiatore e tutte le cucine “tradizionali” sono in realtà meticce: ogni tradizione culinaria è multiculturale. Mangiare, cucinare e produrre cibo sono esperienze frutto di scambi, alla base del nostro vivere comune» così molte voci di pensatrici e pensatori propongono in questa cornice riflessioni varie per un viaggio che si sviluppa su più tematiche e più tappe. Curiosando nel programma troviamo allora incontri (qui ne citiamo solo alcuni dei tanti) che trattano temi estremamente attuali: dal vino presentato nella sua funzione di elemento storico-culturale al cibo nello spazio, dalla moda del food porn, al nutrimento come forma di relazione e comunicazione.

Con Stefano Mancuso, botanico, saggista e membro ordinario dell’Accademia dei Georgofili si esplora il discorso della sostenibilità del cibo: “ogni anno entro i primi giorni di luglio consumiamo le risorse non rigenerabili a disposizione dell'umanità. In pratica, per sei mesi all’anno viviamo con risorse che stiamo sottraendo alle future generazioni”.

Con Daniele Cernilli, giornalista e critico enologico, si riflette sul vino, che “per il suo valore evocativo e simbolico non è solo alcol, ma è un’espressione di pratiche colturali e culturali”.

Insieme a Stefania De Pascale, professoressa ordinaria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e docente nel corso di laurea in Scienze Gastronomiche, si scopre come nelle future missioni spaziali “le piante svolgeranno il ruolo biologico centrale di rigenerare l’aria, purificare l’acqua e produrre cibo anche su suoli lunari o marziani”.

Con Gaia Cottino, dottoressa di ricerca in Antropologia Culturale e ricercatrice presso l’Università di Genova, si parla invece di novel food, ovvero delle prossime frontiere, di “cosa metteremo nel piatto nel prossimo futuro. Insetti, cactus, meduse e alghe generalmente non considerati commestibili sono invece già cibo per “milioni di persone che li consumano quotidianamente”.

Con Laura Pigozzi, psicologa clinica, psicoanalista e filosofa, il focus si sposta invece sull’eccesso di cibo che, una volta traslato in eccesso di amore, di controllo e dipendenza, se da un lato nutre dall’altro avvelena. Se il rapporto col cibo è comunicazione “Il cibo è un esperanto relazionale”.

Per il programma e tutte le info visitare il sito https://www.dialoghidipistoia.it/

Crediti: per le foto di copertina si ringrazia Unsplash

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