FESTE Bollicine, Vini, Spumanti, Abbinamenti

WINE CULTURE - Vini. Spumanti. Champagne. Quali sono i preferiti per le feste? Moltissimi amano le bollicine, che a quanto pare mettono d'accordo tutte e tutti! Le scelgono soprattutto le donne, che orientano in questo senso la scelta personale o di un regalo. Non le disdegnano le giovani generazioni per le loro serate tra amici e piacciono anche agli uomini! Ma quali scegliere per gli abbinamenti con la tavola delle feste? Metodo Classico o Martinotti e quando il dolce e quando il secco? Proseguendo nella lettura lo scoprirete e per chi vuole c'è anche un VIDEO.

Le bollicine italiane sono tra le più amate e quando gli spumanti sono fatti con cura, tutte le scelte sono valide, ma per rendere la nostra esperienza più piacevole dobbiamo abbinare bene. Tolto infatti ciò che è questione di gusti, resta quel che dipende dall'abbinamento coi cibi (il cosiddetto food/wine paring).

Il Metodo Classico nasce per caso, in Francia ed è quello che ha dato origine agli Champagne. Richiede che il vino riposi un minimo di 18 mesi in bottiglia prima di essere immesso sul mercato; i grandi produttori di Spumanti e di Champagne, però, attendono anche diversi anni, cosa che conferisce ai loro vini profili più aromatici e perlage (bollicine!) più fini rispetto agli spumanti realizzati col Metodo Martinotti. Quelli invecchiati oltre i 70 mesi sono decisamente vini più complessi e non sempre piacciono a tutti.

Il Metodo Martinotti, inventato da un italiano a fine Ottocento, consente di velocizzare di molto i tempi di maturazione dei vini e spumanti come i Prosecco o i dolci Moscato, che si realizzano con processi di spumantizzazione che durano dai 30 agli 80 giorni. Questo metodo consente di realizzare bollicine da vitigni aromatici come Brachetto, Malvasia, Moscato e Traminer.

Scegliendo un Metodo classico si possono accompagnare tutti i piatti di pesce, inclusi i crudi, tutti i primi e gli arrosti di carni bianche. Ma saranno perfetti anche a tutto pasto. 

Scegliendo un Metodo Martinotti, come un buon prosecco Superiore di Cartizze, si accompagnano benissimo le fritture, i risotti e i primi ai crostacei profumati al limone. Quando si abbassano i tempi di "attesa" di produzione di una bottiglia è importante che si alzino i livelli di qualità delle vigne e delle uve.

Un buon abbinamento con i dolci delle feste come pandoro, panettone, torroni, cioccolato, frutta secca e via discorrendo, si fa scegliendo solo vini dolci. A voi la scelta tra le delicate bollicine dolci, gli importanti passiti dorati carichi di profumi, o i muffati importanti e deliziosi come i Sauternes che si abbinano benissimo anche ai formaggi.

Abbinare bene vuol dire trovare quell'equilibrio capace di esaltare al meglio le proprietà sia del cibo sia del vino; per saperne di più QUI trovate il LINK a un video dove in 5 minuti racconto gli spumanti, i vini dolci e come abbinarli al meglio alla vostra tavola di Natale e Capodanno.

Buona visione, buon Vino e più di tutto BUONE FESTE!!

Crediti: Foto di Eva Panitteri per Power & Gender - Riproduzione riservata©

 

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