VINO Assoenologi: Al futuro servono nuove leve

WINE - Il comparto del vino chiama da tempo addetti e appassionati a profonde riflessioni e discussioni. Un settore in trasformazione, impegnato in strategie di cambiamento alla ricerca di nuovi linguaggi e nuove leve. Leve strategiche, economiche e anche nuove leve del gusto, capaci di invertire quel trend che vede le giovani generazioni considerare i vini sempre più marginali nelle loro scelte per la tavola e per i momenti conviviali.
In questo scenario, in occasione dell’audizione del 3 giugno 2025 presso la 9ª Commissione Agricoltura e Produzione agroalimentare del Senato della Repubblica, «Assoenologi ha presentato un articolato contributo tecnico-strategico sul documento della Commissione europea, relativo al sostegno del settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati» con un intervento che «si inserisce in un contesto di trasformazione profonda per il settore vitivinicolo europeo, sempre più coinvolto in una complessa transizione strutturale».
Siamo di fronte a tematiche moderne, inaspettate e totalmente nuove, come quella dei vini dealcolati, che impegnando il comparto vitivinicolo italiano a una profonda riflessione sulle proprie dinamiche e sulla sovrapproduzione strutturale, chiamano a una riscrittura delle strategie.
Così tra i suggerimenti di Assoenologi al dibattito europeo ed italiano in tema vino, troviamo l’ENOTURISMO posto al centro del cambiamento, quale «leva strutturale per rilanciare redditività, occupazione, sostenibilità e promozione del patrimonio vitivinicolo italiano, con l’auspicio di un suo pieno riconoscimento nelle politiche agricole e culturali nazionali ed europee».
In tema di INTELLIGENZA ARTIFICIALE, invece, si «propone la sua inclusione esplicita nel pacchetto legislativo europeo per il vino, con la creazione di un fondo europeo per la transizione digitale del settore, programmi pilota, linee guida condivise e piattaforme digitali europee per l’analisi dei dati vitivinicoli».
Infine, tra gli input più degni di nota, un nuovo PATTO EUROPEO per il vino, per una visione capace di andare oltre la semplice «logica del prodotto da vendere: il vino è cultura, biodiversità, turismo, presidio territoriale e memoria collettiva. La proposta è quella di costruire un nuovo patto europeo che investa sull’identità, promuova l’enoturismo, supporti l’innovazione tecnologica con responsabilità, garantisca la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle aree rurali e metta in rete competenze, strumenti e governance».
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Fonte: Comunicato stampa Assoenologi 04/06/2025
Crediti: Foto di Copertina di Elle Hughes da Unsplash