I divieti in Italia e la situazione degli altri paesi

Ricordiamo di seguito, seppure in breve, i vari divieti di cui questa legge è infarcita: (1) Una volta iniziata la procedura, è vietato cambiare idea: se la donna ha dato il proprio consenso a che si avvii il processo di fecondazione assistita non lo può più ritirare; (2) è vietato predisporre più di 3 embrioni per volta; (3) è vietato congelare gli embrioni prodotti che dovranno invece tutti essere impiantati; (4) sono vietate le indagini pre-impianto sugli embrioni anche quando i genitori sono portatori di gravi anomalie che potrebbero essersi riprodotte nel feto; (5) è vietato ottenere embrioni con materiale biologico di donatori; (6) è vietato l’accesso alla fecondazione se non si dimostra di essere una coppia regolarmente convivente (in altre parole no ai single, alle lesbiche ed ai gay); (7) è vietata la fecondazione se il partner è nel frattempo deceduto; (8) è vietata la ricerca sulle cellule staminali embrionali che rappresentava una speranza di cura per circa 10 milioni di malati (con la speranza di curare un giorno infarti, ictus, diabete, parkinson, alzheimer, distrofie e molte altre).

In Italia dal Febbraio 2004 le cose stanno così. Cosa prevedono, invece, le leggi poste a disciplina della procreazione assistita negli altri paesi ed in Europa?


Negli STATI UNITI ogni stato legifera in modo differente ma generalmente si ammettono sia l'inseminazione omologa (con materiale biologico solo della coppia) che eterologa (con materiale biologico da donatore).


In CALIFORNIA è ammesso anche l'utero in affitto mentre, in Europa, uno sguardo veloce alle varie normative rivela che in GRAN BRETAGNA la legge (del 1990) consente sia l'inseminazione omologa che eterologa per le coppie sposate o conviventi ma anche alle singole donne, ammette l'utero in affitto purché non vi sia passaggio di denaro e l'inseminazione post-mortem (dopo che il marito/compagno sia deceduto).


In AUSTRIA sono ammesse sia la fecondazione artificiale tra coppie sposate o conviventi sia quella eterologa, ma non per le donne sole.


In FRANCIA la legge (del 1994) permette solo alle coppie sposate o conviventi da almeno due anni di accedere all'inseminazione artificiale ma non sono ammessi l'utero in affitto e l'inseminazione post-mortem ed è prevista la possibilità di un donatore solo quando la procreazione assistita all'interno della coppia non abbia avuto successo.


La NORVEGIA prevede l'inseminazione artificiale solo per le coppie sposate o conviventi in maniera stabile e l'inseminazione eterologa è ammessa solo quando il marito o il convivente della donna sia sterile o quando ci si trovi in presenza di una malattia ereditaria.


In SVEZIA, infine, è ammessa l'inseminazione omologa e eterologa per le coppie sposate o conviventi ma non per la donna sola ed anche qui non è ammesso l’utero in affitto. (Fonte ANSA).

 

 

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