Una legge che reca offese inaccettabili alle donne
Dopo la rinuncia del presidente del Senato Franco Marini a formare un nuovo governo, ed il voto del prossimo aprile, sono diversi i provvedimenti il cui camino si è interrotto, incluso l’aggiornamento delle linee guida per la Legge 40 sulla procreazione assistita. Un tema sul quale non bisogna consentire scenda l'oblio del silenzio e del quale ricordiamo l'importanza attraverso le parole pronunciate della deputata DS Katia Zanotti nell’intervento alla Camera del 19 Gennaio 2004, quando affermò: nel momento in cui "ci si muove nell'ottica di difendere il concepito contro la madre e non con la madre, proponendo un conflitto tra soggetti, quando si depotenzia il principio del diritto alla salute della madre, che è persona anche quando non ha figli per vie naturali, quando si obbliga alla produzione e all'impianto di tre embrioni, vietandone il congelamento, quando si preclude alla madre la possibilità di dichiarare le volontà di non essere nominata, si dà vita ad una legge - e lo ripeteremo instancabilmente dentro e fuori questo Parlamento - che reca offese inaccettabili alle donne, alla loro titolarità sulle questioni della nascita e della procreazione."
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