Il lavoro degli stranieri

Emerge dal rapporto Eurispes “Italia 2007”, che poco meno della metà degli stranieri con un lavoro regolare (47%) è impiegata nel settore dei servizi domestici e alla persona, alberghi, ristorazione, commercio, imprese di pulizia, portinerie, sanità. Un 26% è invece inserito nel settore secondario (cave e miniere, edilizia, fonderie, ceramifici) e sopratutto al nord trova impiego nella piccola e media industria. Un 12% circa lavora nel primario (agricoltura e pesca). Mentre oltre un terzo delle nuove aziende (il 34,3%) ha un titolare extracomunitario.

IMPRENDITORI - Gli imprenditori stranieri sono in costante aumento: lo confermano i dati di Unioncamere, presentati il 21 febbraio 2007 a Roma. "Al 31 dicembre 2006 -scrive Polchi dalle colonne de La Repubblica il 22/2/2007- le imprese italiane hanno superato quota 6 milioni, 73.333 in più del 2005. Oltre un terzo delle nuove aziende (il 34,3%) ha un titolare extracomunitario. In tutto, le imprese con "padroncino" immigrato sono oggi 227.524 (più che raddoppiate rispetto alle 105mila del 2001). Gli imprenditori stranieri lavorano per lo più nel commercio (quasi 95mila), nel settore edile (68mila), nel manifatturiero (25mila) e nei trasporti (11mila). Vivono in Lombardia (42mila), Toscana (24mila), Emilia Romagna (23mila), Veneto (21mila), Lazio (20mila) e Piemonte (18mila). Tra le provincie, il record va a Milano, con oltre 20mila imprenditori stranieri residenti, seguita da Roma (16mila), Torino (10mila) e Firenze (7mila)".

DATI ISTAT: IMPIEGATI e DISOCCUPATI - Nel secondo trimestre del 2006, l'Istat conta 1 milione 375mila immigrati impiegati, di cui 834 mila uomini e 541 mila donne. La disoccupazione colpisce soprattutto immigrati irregolari (24.9 per cento) e clandestini (19.7%). Gli immigrati assunti regoalrmente, considerando i dati Istat, si concentrano al Nord (65%), un quarto risiede al Centro, solo il 10% nel mezzogiorno. La disoccupazione colpisce anche una quota di regolari: l'8,6% dei titolari di permesso di soggiorno, il 4,5% dei titolari di carta di soggiorno e il 4,2% dei naturalizzati.

DATI INAIL: GLI INFORTUNI - In base ai dati Inail 2005 relativi al fenomeno infortunistico invece, si conferma il magior impiego di manodopera straniera in settori particolarmente rischiosi come metallurgia e costruzioni. I settori di attività nei quali si sono concentrati maggiormente gli infortuni dei lavoratori stranieri sono le costruzioni (16.4%), l'industria dei metalli (9.4%), il servizio alle imprese e pulizie (8.8%), i trasporti (7.9%), seguiti dall'agricoltura (4.1%). I settori della metallurgia e delle costruzioni, sempre stando ai rilievi dell'Inail, sono in testa la classica degli infortuni mortali, un terzo di quelli coinvolge lavoratori stranieri. Le donne si infortunano meno grazie anche al tipo di attività nelle quali sono impiegate, di solito in ambito domestico e nell'assistenza agli anziani.

Fonti: Rapporto Eurispes 2007/INAIL/QuotidianoLaRepubblica/ISTAT

 

 

 

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