Immigrazione via la Bossi-Fini entra la Amato-Ferrero

MIGRANTI - Addio alla Bossi-Fini, arriva la Amato-Ferrero: legge in 8 pagine per "promuovere l'immigrazione regolare, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro di cittadini stranieri". Flussi legali di lavoratori immigrati come antidoto alla clandestinità (700mila in Italia, secondo l'Ocse). La Legge delega già dalla prossima settimana potrebbe approdare in Consiglio dei ministri.

Procedure più semplici e corsie preferenziali per colf e "badanti". Urne aperte agli immigrati per le elezioni amministrative. Liste di collocamento all'estero ed ingressi con sponsor. Convincono i flussi triennali ed il superamento dei controversi Cpt (centri di permanenza temporanea) sostituiti con centri di identificazione. Via libera, agli ingressi fuori quota anche per manager, professori universitari, artisti e lavoratori specializzati.

La nuova legge delega è pronta. L'hanno stilata i ministri degli Interni e della Solidarietà sociale.

  • Per colf e badanti basta al "numero chiuso" fissato anno per anno. Così anche per manager, professori universitari, artisti e lavoratori specializzati.
  • Diritto di voto agli immigrati con carta di soggiorno, residenti in Italia da almeno cinque anni, come vuole la Convenzione di Strasburgo del '92.
  • Attenzione ai minori non accompagnati con l'istituzione di un Fondo nazionale di accoglienza e tutela.
    Estesa ad un anno la durata dei permessi di soggiorno in "attesa occupazione", nel caso in cui si perda il lavoro.
  • Lo sponsor: possono essere enti locali, sindacati, associazioni imprenditoriali, che garantiscano economicamente per lo straniero che invitano, ma anche lo sponsor privato (ovvero un cittadino) che potrà invitare uno straniero dimostrando di essere "in possesso di un reddito adeguato a prestare idonea garanzia patrimoniale" .
  • Liste di collocamento all'estero: possono iscriversi i "lavoratori stranieri, che intendono fare ingresso in Italia per lavoro subordinato e stagionale". Le liste saranno tenute dai consolati e da "organizzazioni internazionali convenzionate con lo Stato italiano".
  • "programmi di rimpatrio volontario, finanziati da un Fondo nazionale" invece per i clandestini.
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